L’iniziativa “1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne”, promossa da Mapei Stadium, Comune di Reggio Emilia e Associazione Nondasola ha avuto un interessante momento di confronto martedì 19 novembre alle 17:30 presso il Mapei Stadium di Reggio Emilia con un incontro aperto al pubblico protagoniste quattro atlete che, oltre a distinguersi nelle loro discipline sportive, sono impegnate a promuovere tematiche legate all’inclusività, al rispetto e ai diritti delle donne nello sport: Antonella Bellutti, Milena Bertolini, Lara Lugli e Irma Testa. Al centro il ruolo che i valori dello sport hanno nella diffusione di una cultura di non discriminazione e di valorizzazione delle differenze volta alla prevenzione e al contrasto di ogni violenza maschile sulle donne.

Ad aprire l’incontro sono stati i saluti istituzionali del Comune di Reggio Emilia con l’assessora a Cura delle persone Annalisa Rabitti, l’assessora all’Economia urbana e Sport Stefania Bondavalli e il benvenuto di Simona Giorgetta, amministratrice unica del Mapei Stadium.

“Credo che in un momento come questo, particolarmente critico per i diritti, il rispetto della vita e la libertà delle donne, sia veramente importante realizzare progetti di sensibilizzazione culturale e civile, con una rilevante valenza artistica, anche all’interno dello Stadio di Reggio Emilia, che è la casa dello sport per eccellenza – ha dichiarato Annalisa Rabitti –. Nello sport vi sono grandissimi valori e opportunità, ma sopravvivono ancora stereotipi, qui come altrove. Per questo è molto bello che le squadre giovanili della Reggiana e del Sassuolo si siano messe in gioco con noi e con l’associazione Nondasola-Casa delle donne per lavorare su una cultura delle differenze attraverso il linguaggio dell’arte. L’opera d’arte di Elena Mazzi, ‘Parole, parole, parole’’, ci dà l’opportunità di esprimerci con un linguaggio nuovo attraverso le parole delle donne che hanno subito violenza, elaborato attraverso la visione dei ragazzi e delle ragazze”.

“I valori che lo sport è in grado di esprimere –  ha ricordato Stefania Bondavalli – rappresentano principi fondamentali che possono caratterizzare positivamente il comportamento delle persone, sia in campo che nella vita quotidiana. Tra questi, troviamo il rispetto degli altri, la lealtà, la solidarietà, l’accoglienza e il fair play. Lo sport può e deve essere altresì un veicolo di educazione. Tutto ciò contribuisce ad affrontare e contrastare qualsiasi forma di violenza, compresa quella di genere. Il linguaggio riveste un ruolo determinante nella trasmissione di valori e nel contrasto alla violenza. Perciò, l’utilizzo di un linguaggio rispettoso, inclusivo e non discriminatorio, è fondamentale per riconoscere ed affermare la dignità di ogni persona e combattere stereotipi, sessismo e ogni forma di oppressione”.

“L’iniziativa ‘1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne’ nasce nell’ambito dell’idea, che si è concretizzata circa due anni fa, di aprire il Mapei Stadium a eventi culturali e sociali per far vivere lo stadio anche oltre il tempo degli incontri calcistici, come un luogo della comunità, fondato sui valori di inclusività e partecipazione ha precisato Simona Giorgetta”.

Le testimonianze

Moderato dalla giornalista Valentina Pigmei, l’evento è entrato nel vivo con la condivisione delle questioni prioritarie emerse nel workshop organizzato presso il Mapei Stadium dall’artista Elena Mazzi e dall’Associazione Nondasola, rivolto a calciatrici e calciatori del settore giovanile dell’U.S. Sassuolo Calcio e AC Reggiana. Un momento dedicato alla riflessione e alla sensibilizzazione a partire da sé, al tema della violenza sulle donne, attraverso il linguaggio dell’arte. A seguire la testimonianza delle quattro ospiti con il racconto della loro esperienza di donne e sportive ponendo l’accento anche sui diritti delle atlete.

Nel suo intervento Antonella Bellutti, medaglia d’oro alle Olimpiadi 1996 e 2000 nel ciclismo su pista, oggi attivista che collabora con Assist, Associazione Nazionale Atlete di cui fa parte ha ricordato: “L’evento “1-1 Parole al centro. Contro la violenza sulle donne” è un’ulteriore evidenza della grande sensibilità e attenzione che Mapei ha sempre dimostrato nei confronti dei valori profondi dello sport. Sono onorata dell’invito e di contribuire a riempire di esperienza parole che svelino ciò che non si dice o non si dice abbastanza. Parole che aiutino a liberare dalla retorica il potenziale dello sport per farne una reale esperienza di crescita personale e progresso sociale”.

“La parità di genere deve essere la priorità in una società civile e democratica – ha dichiarato Milena Bertolini, commissaria tecnica della Nazionale italiana Femminile di calcio dal 2017 al 2023 –. Lo sport è potenzialmente uno strumento molto potente di cambiamento. Eventi come questo sensibilizzano, creano conoscenza e nuove consapevolezze”.

Lara Lugli, pallavolista dalla carriera ventennale dalla Serie C all’A1, protagonista di una storia di sport e diritti femminili: “Sono lieta di condividere la mia esperienza all’evento creato da Mapei ‘1-1 Parole al centro. Contro la violenza sulle donne’. Trovo che sia fondamentale continuare a puntare la luce su temi inerenti ai diritti delle donne atlete. La vicenda che mi ha coinvolta è l’emblema dei pasticci giuridici e culturali che persistono nel nostro sistema sportivo. Ambito nel quale c’è ancora tanto da fare, quello che succede in Italia è un Unicum e in tutta l’Europa siamo il Paese dove la distorsione di genere è più grave”.

Rachele Somaschini, pilota di rally campionessa in carica del Campionato Italiano Rally femminile, affetta da fibrosi cistica: “Come pilota e come donna, so cosa significa affrontare sfide difficili, superare i propri limiti e confrontarsi con gli stereotipi di genere e per questo spero di poter portare in questo incontro un messaggio di empowerment femminile. Con lavoro e impegno, e costruendo reti, possiamo far emergere la nostra forza, realizzarci e abbattere le molte barriere psicologiche che noi donne ancora oggi ci troviamo di fronte. Per me i valori dello sport e la determinazione per raggiungere risultati sono stati fondamentali per acquisire maggiore consapevolezza e la visione dei miei obiettivi. Eventi come questo, che ci mettono in relazione e danno voce alle nostre esperienze, ci rafforzano e ci forniscono strumenti per imparare a respingere ogni forma di violenza.”

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Redazione
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