Doveva andare tutto liscio per Nole Djokovic. Il serbo doveva e voleva sbrigare velocemente la pratica del secondo turno sull’erba del Centrale di Wimbledon contro lo “sconosciuto” Jacob Fearnley, britannico 22 anni con una wild card sui campi londinesi. E invece Nole, dopo aver vinto (ma non dominato) i primi due set, ha perso il terzo. Una volée a rete del campione serbo ha dato il punto al numero 222 del ranking, sostenuto dal pubblico britannico in delirio.
È la maledizione del terzo set. Anche per Djokovic la stessa sorte avvenuta nei primi due turni per Jannik Sinner (ieri con Berrettini e lunedì con Hanfmann).
Costretto ad annullare due palle break nel quarto set che potevano diventare pericolose, Nole si è fatto vedere deciso ma non in forma al cento per cento. Ha comunque portato a casa il risultato. Accede così al terzo turno e prosegue la sua corsa per uguagliare il record di 8 vittorie di Federer a Wimbledon. A proposito, King Roger è stato avvistato all’interno del complesso tennistico di Church Road. È qui con la famiglia, e ieri ha assistito al match tra Sinner e Berrettini.
Passa il terzo turno Musetti nel derby tutto italiano con Darderi. In questo caso nessuna ‘maledizione’ del terzo set, ma forse quella del ‘quinto’ e soprattutto dello spettacolo tutto italiano a Wimbledon, se di maledizione si tratta. Infatti i due italiano danno vita ad un match spettacolare, se non simile a quello di ieri tra Sinner e Berrettini, sicuramente vicino. Alla fine ha la meglio il carrarino che si guadagna il terzo turno passando 6-4 4-6 (5)6-7 6-4 6-4 in tre ore e 47’.
Al quinto, e questa volta possiamo parlare noi italiani di ‘maledizione’ anche Cobolli che, dopo una bella rimonta nei confronti del cileno Tabilo, è costretto a cedere al quinto. Punteggio finale 7/6, 7/6, 4/6, 4/6, 6/4 in 3h55′.