“Paola Egonu dica quello che vuole e se dovesse parlare di lotta al razzismo, alle discriminazioni legate al colore della pelle, noi la ascolteremo. Se serve la sosterremo” afferma Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa – Italia, in merito ad una recente polemica. Continua Micucci “Egonu è stata protagonista dei Giochi Olimpici del 2021, dove ha sfilato nel ruolo di portabandiera del CIO (Comitato Olimpico Internazionale). La pallavolista italiana di origine nigeriana, ha gareggiato alle Olimpiadi di Tokyo nella squadra italiana di Volley femminile. L’immagine di Paola Egonu – scrivono gli analisti di Osservatorio di Pavia, per la ricerca di Amref “Africa Mediata 2022” – al momento della sfilata inaugurale con la bandiera del CIO, è un’immagine di leadership e di successo a 360 gradi. 

Mentre tutti i media mettono la guerra al primo posto, quando si parla di Africa e di africani  lo sport in quell’occasione ha provato a offrire un’immagine diversa. Negli occhi, appunto, l’immagine di Paola Egonu, al momento della sfilata inaugurale con la bandiera del CIO, o le vittorie di Marcell Jacobs e Eseosa Fostine Desalu, che – riporta il report-  sono occasione per esibire l’immagine di un’Italia aperta, che sa offrire opportunità a tutti. 

La musica ed un palco come quello di Sanremo possono fare se non di più, almeno quanto lo sport. Lasciamo che Egonu dica, qualora lo volesse, ciò che vuole anche sul tema del razzismo. Alle Istituzioni e a noi società civile spetta accorciare un divario tra l’immagine offerta in mondovisione (come fu per i Giochi Olimpici) e la realtà”. 

Il caso studio Paola Egonu è parte della terza edizione di “Africa MEDIAta”, realizzata da Amref Health Africa-Italia, in collaborazione con Osservatorio di Pavia. Un report su dati e analisi su come e quanto i media italiani raccontano l’Africa e gli africani. Per l’edizione 2022 il focus speciale era dedicato a due eventi sportivi: i Giochi Olimpici di Tokyo e la Coppa d’Africa. Sotto la lente anche i profili social delle squadre di A, per monitorare le tematiche dell’identità e della lotta al razzismo. Per i Giochi Olimpici l’analisi qualitativa su stampa e TV si è concentrata in particolare sugli atleti italiani di origine africana o afroamericana che hanno ricevuto una maggiore copertura mediatica durante i Giochi Olimpici: i velocisti Marcell Jacobs e Fostine Desalu, le pallavoliste Paola Egonu e Miriam Sylla, e la discobola Daisy Osakue.

foto da profilo instagram

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Redazione
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