Tante occasioni sprecate per Ben Shelton. Jannik Sinner ne approfitta e conquista la finale degli Australian Open dove ad attenderlo trova Alexander Zverev (dopo il ritiro di Novak Djokovic per infortunio) assetato del suo primo Slam. Finisce 3-0 per l’altoatesino che dunque conferma la sua prestazione fisica, dopo il momento incerto dei quarti di finale. Sinner sbaglia pochissimo, Shelton alterna colpi stratosferici a tanti, troppi, errori.
L’americano parte bene, breakka subito l’azzurro nel primo set, si porta sul 2-0 e servizio, poi però lo riperde. Ha un’altra chance per chiudere il primo parziale a suo favore, con il secondo break ottenuto e portandosi 6-5 e servizio. Ma l’altoatesino recupera e gioca un tie-break perfetto. Porta a casa il primo set e sul secondo set va spedito sul 4-0 con un doppio break. Tiene il servizio e chiude agilmente anche il secondo parziale per 6-2.
Il terzo set sembra più equilibrato, con Shelton che cerca di trovare qualche spunto interessante. Ma è ancora una volta Sinner a chiudere nei momenti giusto e a breakkarlo sul 2-2 e poi di nuovo sul 5-2. Finisce 7-6/6-2/6-2.
“Queste partite sono quelle che meritano di essere giocate – ha detto al termine -. Ci alleniamo tanto per avere la certezza di poter colpire la palla con la forza e determinazione che serve, anche se in allenamento non è mai la stessa cosa. Solo una partita come questa ti permette di crescere.”
Inevitabile poi che gli chiedessero di Djokovic e del fatto che si sia espresso a favore di Zvever per la finale: “Sono amici, mi sembra normale che si auguri di veder vincere Sasha uno slam… Ci sta.” . Fantastico Sinner, il suo candore è ancora intatto. Mancava solo che affermasse: “Anche io tifo Sasha!”.