L’Italia torna con la pallacanestro ad una Olimpiade. Certo non è quella “vera”, ufficiale o, come volete, quella che si gioca 5 contro 5 su un campo intero. Ma è sempre una Nazionale alle Olimpiadi, e questo per il disastrato movimento cestistico italiano è sicuramente una gran bella notizia.
Battendo l’Ungheria (13-12) padrona di casa nell’arena di Debrecen, la Nazionale 3×3 Femminile si è qualificata per i Giochi Olimpici di Tokyo.
Un risultato straordinario che, in attesa del preolimpico maschile in programma a Belgrado a fine mese, riporta una nostra Nazionale di pallacanestro in una Olimpiade a 17 anni di distanza dall’edizione di Atene, che tra l’altro vide gli Azzurri vincere la medaglia d’Argento.
Più lungo il digiuno se riferito al Settore femminile, che tornerà a respirare l’aria del villaggio olimpico a 25 anni di distanza dall’edizione di Atlanta 1996.
Abbiamo rischiato di non farcela e bisogna dare atto alla formazione di Capobianco di non essersi fatta sopraffare dallo sconforto quando l’obiettivo sembrava allontanarsi sempre più. E pensare che anche in questa disciplina, proprio con le donne, nel 2018 si laurearono campionesse del mondo. Ma la specialità sta conoscendo proprio in questi anni un’evoluzione, spinta dalla promozione olimpica. I valori, in poco tempo, si sono capovolti e noi rischiavamo, ancora una volta, di finire ai margini.
Così Andrea Capobianco: “E’ il sogno che si raggiunge, ringrazio tutti, dal Presidente a tutto lo staff che ci ha seguito e supportato in questi mesi, fino al dottore e alla fisioterapista che in questi giorni hanno rimesso in piedi Rae, dopo il piccolo problema fisico riportato a Graz. Abbiamo scelto di non dire nulla per concentrarci solo sul campo. Volevamo solo vincere, senza pensare ad altro. E’ un sogno che si realizza: credeteci ai sogni”.
Le Azzurre (Rae D’Alie, Chiara Consolini, Giulia Rulli e Sara Madera) allenate da Andrea Capobianco coronano un percorso lungo e pieno di soddisfazioni, avviato nel 2018 a Manila quando l’Italia tornò con la medaglia d’Oro al collo.
In finale, giocata al cospetto di una cornice di pubblico straordinaria, l’Italia ha dovuto inseguire per diversi minuti ma non ha mai abbassato la guardia. L’Ungheria ha provato a scappare in più occasioni affidandosi ai tentacoli di Goree, la giocatrice col doppio passaporto che ha fatto la differenza per tutto il torneo.
Sul punteggio di 12 pari è arrivato il tiro in sospensione di Rae D’Alie, il buzzer beate che vale un biglietto per Tokyo.
Le 8 squadre che giocheranno a Tokyo
Russia, Cina, Mongolia e Romania (da ranking FIBA3x3), Stati Uniti, Francia e Giappone (preolimpico di Graz) e Italia (preolimpico di Debrecen)