Quello che molti appassionati si stanno chiedendo in queste ore, una volta appresa la notizia della sospensione di tre mesi di Jannik Sinner, è se in questo periodo di sosta rischia concretamente di perdere anche la testa del ranking ATP. Proviamo a fare qualche ragionamento.
A causa della sospensione fino al 4 maggio 2025, il ragazzo di San Candido perderà un totale di 1.600 punti, passando dagli attuali 11.330 punti a 9.730 punti. In particolare non potrà difendere i 1000 punti di Miami, i 400 di Monte Carlo e i 200 di Madrid. Se pensiamo che ha già lasciato per strada i 500 di Rotterdam, al quale non ha partecipato, pensando di compensarli con il torneo di Doha, al quale invece non parteciperà, dopo la vittoria in Australia, Sinner perde in totale 2100 punti. A maggio, quindi, quando tornerà a giocare, avrà 9.730 punti.
Alexander Zverev, attualmente al secondo posto nel ranking ATP con 8.135 punti, ha l’opportunità di avvicinarsi ed anche di superare Sinner durante la sospensione. Per raggiungere questo obiettivo Zverev dovrà guadagnare almeno 2.545 punti netti, considerando i punti da difendere (900).
Questo significa che Zverev dovrebbe ottenere ottimi risultati nei tornei in programma, come vincere uno o più titoli nei tornei ATP 500 o Masters 1000. Ad oggi ha assicurato la partecipazione ai seguenti tornei: Rio (500), Qatar (500), Dubai (500), Indian Wells (1000), Miami (1000), Montecarlo (1000), Barcellona (500) e Madrid (1000). Le occasioni per ottenere i punti ci sono, tenuto conto che lo scorso anno nello stesso periodo prese punti solo ad un 250 in Baviera e a Madrid.
Sicuramente più complesso il discorso per Alcaraz, attualmente terzo nel ranking ATP con 7.510 punti. Per raggiungere Sinner gli servono quindi circa 2200 punti, senza perderne nessuno (lo scorso anno vinse Indian Wells = 1000 punti). Attualmente per lui sono previsti il Quatar Open (500), Indian Wells (1000), Miami (1000), Montecarlo (1000), Barcellona (500) e Madrid (1000). Sulla carta sarebbe possibile. Alcaraz dovrebbe vincere i quattro Masters 1000 (Indian Wells, Miami, Monte-Carlo e Madrid) oppure tre di essi insieme agli ATP 500 di Doha e Barcellona. Non proprio una passeggiata.