“Siamo un gruppo giovane, c’è tanta voglia per domani. Faremo vedere di che pasta siamo fatti”: Sinner si presenta con un sorriso di chi sa di aver trascinato l’Italia in finale in Coppa Davis. Non accadeva da 25 anni. Lui non era nemmeno in mente Dei. E invece ora l’Italtennis fatta di ventenni va a caccia dell’Insalatiera che manca dal 1976.
“Sono felice per tutto il team – racconta l’altoatesino in conferenza stampa – è stata una giornata molto positiva. Domani abbiamo una grande oppotunità, da un lato. Dall’altro dobbiamo restare concentrati”.
Sinner è cosciente di aver fatto un (mezzo) miracolo contro Djokovic, annullando persino tre match point al numero uno. “Se è stato il match della mia vita? Non lo so. Di sicuro è stato un test importante oggi – aggiunge Sinner – significa tanto. Sono orgoglioso per tutta la squadra”.






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Punto decisivo per gli azzurri nel doppio con la sintonia già dimostrata tra Sinner e Sonego. “E’ stato speciale avere il pubblico dalla nostra parte – dice il torinese – ci ha aiutato nei momenti difficili. È sempre bello avere un tifo così a favore”.
E se Volandri domani tentasse la carta Sonego nel primo singolare? “Abbiamo una squadra molto completa – risponde Sonego diplomaticamente – bisogna pensare un attimo e valutare ancora la situazione”.
Per il capitano degli azzurri “il match di domani sarà ancora più difficile, sicuramente l’Australia è diversa dalla Serbia, forse per certi versi più simile all’Olanda. Sinner ci dà molta forza, è una grande persona”.