La squalifica di un mese di Iga Świątek comunicata ieri dall’ITIA (di seguito un estratto della comunicazione ufficiale) offre lo spunto per diverse considerazioni di carattere generale. La prima riguarda l’immediato paragone con quanto accaduto a Sinner. E’ un caso che i due giocatori più forti del circuito siano improvvisamente finiti nella rete dell’antidoping?

Le linee di pensiero sono due e contrastanti. La prima rileva che nel tennis si fanno le cose per bene nella lotta al doping, non guardando in faccia a nessuno. Prova ne è che anche i migliori sono chiamati a rispondere di ‘infrazioni’ veniali al punto da essere scagionati (Sinner) e sospesi solo per un mese (Świątek).

Chi vuole vedere il marcio, invece, pensa esattamente il contrario: che questo sport è dominato dal doping e che soltanto la benevolenza dell’ITIA permetta ai trasgressori di cavarsela con poco o addirittura nulla.

Non abbiamo ancora elementi per dire quali delle due affermazioni siano vere. Rileviamo che, da quanto la stessa ITIA lascia trapelare, le dosi di doping riscontrate nei due campioni sono talmente basse da non prefigurare alcuna alterazione della prestazione. Se stanno così le cose (ma sarà vero?) allora ci chiediamo per quale motivo non si interviene sul regolamento mondiale antidoping per rivedere la tabella delle sostanze e la loro percentuale?

Un altro elemento che fa riflettere riguarda il ricorso di WADA contro la decisione dell’ITIA che ha scagionato completamente Sinner. La partita che si gioca presso il TAS nel prossimi mesi è fondamentale. Se dovesse aver ragione l’organismo internazionale preposto alla lotta al doping (WADA) tutto il mondo dello sport si chiederà per quale motivi lo stesso non si sia mosso con analoga solerzia in occasione di analoghe decisioni di assoluzione prese da organismi nazionali o enti indipendenti come ITIA in altri casi di positività (ricordate i nuotatori cinesi?).

Qualora invece il TAS dovesse dare ragione all’ITIA (e Sinner), la credibilità della WADA subirebbe un ulteriore duro colpo, lasciando intendere che si è mossa solo per colpire un simbolo e non per giustizia o amor di verità.

Ma se WADA, comunque vadano le cose, non ride, crediamo che anche ITIA inizi a mostrare qualche crepa. La differenza tra ‘nessuna colpa o negligenza significativa’ e ‘nessuna colpa o negligenza’, le due conclusioni che hanno portato a un mese di sospensione nel primo caso (Świątek) e all’assoluzione nel secondo (Sinner), appare un sofismo per legulei ed azzeccagarbugli, che confermano sicuramente un aspetto dello sport moderno, mutuato dalla società civile: chi ha gli avvocati migliori (e più pagati), vince.

Di seguito la sintesi della notizia della sospensione della Świątek data ieri dall’ITIA

L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha annunciato ieri che Iga Świątek, la 23enne tennista polacca fino a pochi mesi fa n. 1 del ranking, è stata sospesa un mese dopo essere risultata positiva alla sostanza proibita trimetazidina (TMZ) in un campione prelevato fuori gara nell’agosto 2024. Avendo già scontato parte del periodo in occasione dell’immediata sospensione a seguito della positività, la giocatrice tornerà a giocare il 4 dicembre 2024.

L’rganismo indipendente ha accettato la spiegazione della tennista che la positività sia stata frutto dell’assunzione di farmaco da banco ‘contaminato’ (melatonina per il jet lag) prodotto e venduto in Polonia e che la violazione non è stata quindi intenzionale. Ciò è avvenuto in seguito a interviste con il giocatore e il suo entourage, indagini e analisi da parte di due laboratori accreditati dalla WADA.

Diversamente da quanto rilevato nel caso di Sinner, l’ITIA ha stabilito che un minimo livello di colpa (‘nessuna colpa o negligenza significativa’) sospendendo quindi la Świątek per un mese. Il 27 novembre 2024 la giocatrice, attualmente al secondo posto nel ranking, ha formalmente accettato la sanzione. La giocatrice è stata sospesa provvisoriamente dal 12 settembre al 4 ottobre, perdendo tre tornei, il che conta ai fini della sanzione. Inoltre, la giocatrice perde anche il premio in denaro del Cincinnati Open, il torneo subito dopo il test.  

Il processo: La giocatrice ha fornito un campione di urina fuori dalla competizione il 12 agosto 2024, che è risultato positivo al test per TMZ a bassi livelli. L’ITIA ha inviato alla 23enne polacca un avviso di pre-addebito di violazione delle norme antidoping il 12 settembre 2024 ai sensi dell’articolo 2.1 del TADP e/o dell’articolo 2.2 (uso di una sostanza proibita senza una valida esenzione per uso terapeutico (TUE)).  
 
Il campione è stato suddiviso in campioni A e B e le analisi di laboratorio hanno rilevato che il campione A conteneva TMZ, che è proibito ai sensi del TADP, nella categoria di modulatori ormonali e metabolici (sezione S4 (4.4) dell’elenco delle sostanze proibite del 2024). Le analisi successive del campione B hanno confermato il risultato del campione A.

Sospensione provvisoria – TMZ è una sostanza non specificata e Świątek non possedeva una TUE valida per la sostanza. I risultati per sostanze non specificate comportano una sospensione provvisoria obbligatoria, imposta il 12 settembre 2024. La giocatrice ha saltato quindi i tornei WTA 500 Hana Bank Korea Open, il WTA 1000 China Open e il WTA 1000 Dongfeng Voyah Wuhan Open.

Il 22 settembre 2024, Świątek ha presentato ricorso presso un presidente di tribunale indipendente. Mentre il ricorso veniva preso in considerazione, il giocatore ha notificato al presidente di tribunale indipendente di aver identificato che un medicinale alla melatonina senza prescrizione medica regolamentato, prodotto e regolamentato in Polonia, era contaminato da TMZ e quindi era la fonte del suo test positivo. 
 
La contaminazione è stata confermata dal laboratorio indipendente e accreditato dalla WADA Sports Medicine Research & Testing Laboratory (SMRTL) nello Utah, USA e lo scenario è stato verificato da un esperto scientifico indipendente di un altro laboratorio accreditato dalla WADA. 
 
Una volta completati i test che hanno confermato quanto affermato dalla Świątek, l’ITIA non si è opposta alla revoca della sospensione provvisoria, che è stata concessa ai sensi dell’articolo 7.12.3.1 (iii) del TADP. Il presidente del tribunale indipendente ha revocato la sospensione provvisoria il 4 ottobre 2024. Poiché la Świątek ha presentato ricorso contro la sospensione provvisoria entro 10 giorni dalla notifica e tale ricorso ha avuto successo, in linea con le Norme TADP, la cosa non è stata resa pubblica. 
 
La decisione completa può essere letta per intero cliccando qui.

@foto Grassotti

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Redazione
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