Alla fine, come una grande star è arrivata anche una bicicletta di Miguel Indurain. Quale? Una del Tour naturalmente. Lo sveleranno Carola Gentilini (direttrice) e Antonio Molteni (presidente della Fondazione) al Museo del Ghisallo di Magreglio, in provincia di Como, che sabato 20 aprile 2024 alle ore 11:30 inaugura – ingresso ad inviti esaurito da tempo – la mostra “Ghisallo in Giallo” una retrospettiva che racconta l’epopea della grande corsa a tappe francese.
“E’ la prima volta che il Museo del Ghisallo rende davvero omaggio al Tour de France – ha anticipato Carola Gentilini, curatrice di questo allestimento che sarà possibile visitare fino a settembre – E la cosa più bella di questo progetto che omaggia il Tour nell’anno del Tour che parte in Italia, è che questa mostra è il risultato di antiche e nuove collaborazioni, di una rete di prestatori e di collezionisti, di musei e di amici, di campioni e di ciclisti, tutti appassionatamente partecipi della grande storia della maglia gialla. Man mano che costruivo il progetto espositivo arrivavano cimeli e memorabilia. Come in un puzzle impazzito che ha davvero tinto di giallo il museo del Ghisallo“.
Sabato 20 aprile, per l’inaugurazione sono attesi anche molti campioni, insieme con Jan Ullrich che al Museo del Ghisallo ha costruito una sua seconda vita e ritrovato l’amore verso il ciclismo. Ci saranno tanti campioni e ciclisti, appassionati e giornalisti, amici e faticatori dei pedali, tutti pronti ad essere coinvolti ed emozionati di fronte alla grande storia del Tour.
La mostra rende omaggio a tutti, anche a chi come noi subisce il fascino della Grande Boucle, a tutti noi per una volta Pierrot Enfariné come l’eroico Luigi Lucotti di Voghera, il primo italiano ad avere conquistato l’Aubisque nel Tour del 1919… al quale proprio il Museo del Ghisallo, nella sua veste di Editore, ha dedicato un piccolo volume (che fra l’altro si può acquistare qui). Saremo tutti come Lucotti al Tour, eroi dimenticati dal ciclismo, emozionati dal grande evento, mai sazi della sua storia. Emozionati davanti ad una sfilata impressionante di cimeli come quella che questa mostra ci propone.
Oltre alla bici di Miguelon, in extremis, proprio in questi giorni sono arrivate due maglie da Reggio Emilia: la maglia gialla di Gino Bartali del Tour del 1948 e quella di Fausto Coppi del Tour del 1949, prestiti della Collezione Giannetto Cimurri, il generoso e dolcissimo massaggiatore dei campioni, accanto a CT Binda per 11 edizioni del Tour, che questa mostra ricorda grazie al figlio Giorgio, amico dei Musei del ciclismo. E appena prima, dal museo Tino Sana, invece, la maglia gialla di Felice Gimondi della vittoria del Tour 1965.
Capirete bene che queste news, da Magreglio, Como, sul Passo, appena sopra la bella Bellagio, sono solo l’antipasto di una grande abbuffata di ricordi e di memorabilia da Grande Boucle, che il Museo del Ghisallo, la casa dei Ciclisti, ci regala fino a settembre. Un viaggio nel tempo della corsa a tappe Monumentale. Una grandeur in esposizione così, scusate, non si era mai vista. Da fare invidia persino ai francesi. Il che è tutto dire.
Per tutte le informazioni cliccate qui. Ma se salite al Museo è molto meglio!