Wilt Chamberlain è considerato uno dei migliori giocatori di pallacanestro di tutti i tempi. È nato il 21 agosto 1936, è deceduto il 12 ottobre 1999. Durante la sua carriera, ha giocato per diversi team della National Basketball Association (NBA), tra cui i Philadelphia/San Francisco Warriors e i Los Angeles Lakers.
Chamberlain è famoso per i suoi numerosi record e le sue imprese impressionanti. È stato un prolifico realizzatore di punti e un dominante rimbalzista. Uno dei suoi record più celebri è il punteggio di 100 punti in una singola partita, realizzato il 2 marzo 1962, quando giocava per i Philadelphia Warriors contro i New York Knicks. Questo rimane uno dei record più iconici e difficili da eguagliare nella storia del basket professionistico.
Oltre ai suoi successi nella NBA, ha anche avuto una carriera eccezionale anche nel campionato ABL (American Basketball League) e come giocatore della nazionale statunitense di pallacanestro.
Complessivamente, il suo impatto nel mondo della pallacanestro è stato enorme, e il suo nome è rimasto saldamente radicato nella storia del basket come uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi.
- – Wilt ci racconti il giorno in cui hai segnato 100 punti?
Era il 2 marzo 1962 e giocavo per i Philadelphia Warriors contro i New York Knicks. La partita si è svolta al Hershey Sports Arena in Pennsylvania.
Quella notte mi sentivo in uno stato di grazia assoluto. Il mio obiettivo era semplicemente giocare una partita solida e aiutare la squadra a vincere. Ma a poco a poco, i canestri sembravano uscire con una facilità sconcertante. I miei compagni di squadra mi hanno cercato costantemente e io ho continuato a segnare.
L’energia nell’arena era incredibile, e il pubblico mi ha sostenuto durante tutto il match. Ogni canestro segnato alimentava la mia determinazione, e continuavo a rimanere concentrato sul gioco nonostante la crescente eccitazione.
Quando il cronometro ha segnato la fine della partita, ho guardato il tabellone e solo allora mi sono reso conto di aver realizzato qualcosa di straordinario. Pazzesco, non ci potevo credere!
- – I maligni dicono che non li hai mai segnati, per questo non ci sono immagini di quella partita. tu cosa ne pensi?
Ti assicuro che li ho effettivamente segnati. La mancanza di immagini o registrazioni video può essere attribuita alle limitazioni tecniche dell’epoca e alla mancanza di mezzi per documentare in modo esauriente gli eventi sportivi.
È comprensibile che la gente possa essere scettica riguardo a un risultato così eccezionale, ma la partita è stata ampiamente documentata e supportata da testimonianze affidabili. Ci sono stati molti resoconti da parte di spettatori, giornalisti e altri che erano presenti quel giorno e hanno confermato l’autenticità di quello che è accaduto in campo. Non vale la pena rispondere a queste stupidaggini.
- – E’ vero che se avessi scelto di giocare in un’altra squadra, tipo Boston, avresti vinto di più?
È difficile dire con certezza cosa sarebbe potuto accadere. È vero che i Celtics erano una squadra di grande successo durante il mio periodo di attività, con giocatori come Bill Russell che ha contribuito in modo significativo alla loro storia vincente. La mia presenza in una squadra del genere avrebbe potuto certamente modificare molti record, penso a quelli di Bill che forse avrei potuto togliergli.
Tuttavia ho avuto una carriera straordinaria anche con le squadre con cui ho giocato. Ho vinto due titoli NBA, uno con i Philadelphia 76ers nel 1967 e un altro con i Los Angeles Lakers nel 1972. Inoltre, ho ricevuto numerosi riconoscimenti personali e ho stabilito numerosi record che ancora resistono. La speculazione su cosa sarebbe potuto accadere in altre circostanze è interessante, ma è impossibile dare una risposta definitiva.
- – Cosa pensi dei campioni che sono arrivati dopo di te?
Il mondo della pallacanestro ha avuto una serie di campioni eccezionali dopo di me. L’evoluzione del gioco e l’emergere di nuovi talenti hanno contribuito a rendere la NBA una lega sempre più competitiva e coinvolgente. Dal punto di vista tecnico ci sono stati player forti e irresistibili, forse più forti di me. Non vorrei fare nomi. Mi resta solo da sottolineare che tutti hanno contribuito a far diventare la Lega il punto di riferimento globale.
- – C’è qualcuno, dei giocatori di oggi, che secondo te ti assomiglia?
Uno dei giocatori più spesso paragonato a me è stato Shaquille O’Neal. Come me, Shaquille era noto per la sua impressionante statura e la sua forza fisica dominante.
Entrambi abbiamo avuto un impatto significativo nella zona di pitturazione, con abilità di rimbalzo e capacità di segnare a volontà. Anche se il gioco e le regole sono evolute nel corso degli anni, c’è chi vede alcune similitudini nel modo in cui entrambi abbiamo influenzato il gioco all’interno della nostra area.
- – Cosa pensi di Antetokounmpo?
Giannis ha dimostrato di essere un giocatore di grande talento e anche un leader per i suoi compagni di squadra. La sua mentalità vincente e il suo impegno per l’eccellenza sono degni di ammirazione, e sono sicuro che continuerà a lasciare il segno nel mondo della pallacanestro e a ispirare i giovani giocatori di tutto il mondo. Ma per essere paragonato a me deve ancora vincere tanto
- – Secondo te MJ è stato il più forte di sempre?
Michael è certamente considerato da molti come uno dei più grandi, se non il più grande, giocatore nella storia del basket professionistico. Tuttavia è importante notare che il basket è un gioco in continua evoluzione e che ci sono stati molti altri giocatori eccezionali che hanno lasciato il segno nella storia del basket. Ogni generazione ha i suoi campioni, e il confronto tra di loro può essere difficile data la diversità dei tempi e delle condizioni di gioco. Però se devo essere sincero, si, penso che sia stato il più grande.