Hai pedalato accanto agli anni più belli di Dario Acquaroli, campione che non dimenticherai mai, uomo del ciclismo volato via troppo presto e senza avvisare. Erano gli anni belli. Quelli magici, dell’inizio di un era, l’epoca del fuoristrada, un periodo splendido per i ragazzi azzurri della mountain bike del cross country. Gli anni d’oro di Paola Pezzo e dintorni. Gli anni mondiali. I Mondiali di Dario Acquaroli, per cominciare: ne ha vinti due (1993 e 1996) ne ha disputati 19! E poi Europei e una valanga di traguardi, quelli di Dario – Acqua – Man, come lo chiamavamo in gruppo, Dario Acquaroli, “bianchista” di grande caratura, biker speciale, un osso soprattutto in salita. Un caro ragazzo, uomo, angelo del paradiso del ciclismo.

Il cross country internazionale – ai tempi – non era molto “di squadra”, era per lo più individuale, lo staff più che il team, metteva al centro il biker o la biker del momento e poi c’erano gli altri. Ma alle gare c’era sempre, fra gli azzurri, ai Mondiali ma anche in Coppa del Mondo, una speciale intesa. Così era grazie a Dario, soprattutto a lui, che non lesinava fatica (e talento) e momenti di socialità, di sorrisi, di condivisioni, che ci si divertiva molto. (Nella foto la partenza della gara nel 2023 con tutti i compagni di squadra e i familiari di Dario)
La premessa vale il programma. Dal cielo di Dario, alla terra e al lago della splendida cittadina di Iseo, in provincia di Brescia, ci ritroveremo tutti, sabato 28 settembre 2024, dove – ricordando Dario Acquaroli – va in scena il primo Tricolore di mountain bike FAUMCUP-FISDIR/FCI, per atleti con disabilità intellettivo-relazionale, in collaborazione con la Fondazione Allianz UMANA MENTE.
A Iseo ci sarà dunque un motivo in più per assistere alla gara internazionale di mountain bike “La Dario Acquaroli”. Infatti, la nota competizione ciclistica rappresenta anche la prima edizione del Campionato Italiano FISDIR/FCI-FAUMCUP “mountain bike”, conferendo il primo titolo italiano agonistico di ciclismo fuoristrada per atleti con disabilità intellettivo-relazionale.

L’iniziativa è nata grazie al protocollo d’intesa tra Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo-relazionali – FISDIR e la Federazione Ciclistica Italiana – FCI, da cui è stato possibile elaborare un Regolamento tecnico che consente anche agli atleti con disabilità intellettivo-relazionale, dai 16 anni in poi, di praticare il ciclismo a livello agonistico. Importante è stato anche il sostegno della Fondazione Allianz UMANA MENTE, che ha spinto per ottenere questa importante novità legislativa e ha da subito creduto nel valore dell’iniziativa.
La GimaSport, società organizzatrice di “La Dario Acquaroli”, ha subito sposato attivamente la proposta di organizzare la prima assoluta di questo evento dimostrando, come sempre, una grande sensibilità anche verso i temi del sociale, oltre che una visione inclusiva del ciclismo e dello sport in generale.
Si tratterà di un evento storico per l’attività della FISDIR e della FCI. Dopo la prima volta in assoluto nella storia del ciclismo italiano il 5 maggio a Bari in occasione della prova a cronometro su strada, le Federazioni assegneranno a settembre un titolo agonistico nella mountain bike ad atleti con disabilità intellettivo-relazionale. Finalmente anche il ciclismo rientra tra le discipline sportive nelle quali tali atleti hanno anche una prospettiva agonistica: operazione con la quale le Federazioni e la Fondazione Allianz UMANA MENTE intendono abbattere ulteriori barriere, creando attività che consentano a tutti, nessuno escluso, di entrare a far parte del mondo delle due ruote.
Il sito ufficiale de La Dario Acquaroli Internazionale: www.laacquaroli.it
Fonte Ufficio Stampa: Giorgio Torre