La Venaria Reale diventa Reggia del ciclismo. Per un giorno. Un giorno di sbornia ciclistica. Una folla si impadronisce del giardino della reggia, delle mura, delle sale, della antica corte, del cielo a tinte forti. Per un giorno tutti fuori, nel verde e nell’azzurro, puntando gli occhi sul Monviso innevato, che sembra a due passi. E più in là c’è Superga a fare da sentinella di una giornata speciale.

Il Giro è nell’aria. E si sente. Eccome. La passerella rosa per il foglio firma è un tripudio di gente che riconosce, incita, batte la mano, uno ad uno, ai 176 corridori che scattano alle 14.03. Il resto è corsa. È Giro d’Italia. È emozione. Ripartenza. È Piemonte affettuoso e generoso, meno sabaudo dell’immaginabile. È popolo. È giovani. Quando passa Tadej Pogacar è un boato. E lui si fa ancora più piccolo di come lo immagini in tv o in fotografia. Sorride, come sempre, ma sembra un poco teso. E c’è da capirlo. Ma è sempre generoso con la gente. L’eco lo fa alla fine, ultima squadra che sfila al palco e alla firma, l’arrivo di Pippo Ganna. Lo sloveno più piccolo, il piemontese di Verbania, più gigante: superano sempre l’immaginazione di noi normali. Loro, marziani, invincibili di un giorno per Superga, nel giorno più che giusto, il 4 maggio di 75 anni dopo la tragedia. Noi umani. In cerca di emozioni.
I corridori partono, il popolo del ciclismo si divide. Chi a Superga, chi a Torino. La piazza Vittorio Veneto cancella i ricordi di guerra, prima guerra mondiale, con il suo Giroland. C’è solo aria di festa. C’è il ghiacciolo gusto giro (sa di chewingom). C’è Rosa ovunque. E ovunque c’è il popolo che si allunga sul circuito finale dove la corsa si vedrà due volte. Goduria. Meglio che in tv.
Ai 500 metri dall’arrivo, curva a destra e rettifilo, vanno alla velocità dei funamboli. E sembra di essere in pista: la parabolica è il fiume Po. Più su, dove si attacca il colle della Maddalena, si decide la corsa e la gente si arrampica non si sa come, ma ovunque, per godersi lo spettacolo. Quello vero. Del resto, si sapeva che non sarebbe bastato il colle di Superga per decidere la prima tappa in dolce stil “classico”. Attacco della Maddalena, a destra, primo tornante, a sinistra, dove ci sono tifosi d’ogni Paese, bandiere d’ogni genere, come sul Mortirolo… ed è lì che i fuggitivi vengono ripresi ed è lì che in faccia ad un giovane tifoso scatta Taddeo. “Che roba – ti dice Francesco – intanto io ho in tasca l’ autografo di Davide Cimolai (e te lo fa vedere, ndr), me lo ha fatto alla partenza di Venaria, aspettavo Taddeo ma sono felice lo stesso. E adesso lo ricambio qui, nella più bella curva, facendo il tifo per lui. Però, quando Pogacar mi è scattato in faccia, proprio qui, mi sono emozionato davvero: si è portato a destra e si è alzato sui pedali. Che azione”.
Il gruppo è sgranato. La gente non si muove. Il tifo è per tutti. Dal primo all’ultimo. Sulla Maddalena dove è posto il faro della vittoria – monumento dedicato alla Vittoria Alata – sul sommo del parco della Rimembranza, che protegge tutti ancora una volta, con le sue ali spiegate con la fiaccola che si accende di notte per ricordare i caduti della prima guerra mondiale.
Il faro della vittoria lancia A Torino, dopo 140 chilometri, la Corsa Rosa 2024 viene vinta dall’equadoregno Jhonatan Narvaez (27 anni della Ineos Grenadiers), che si mette al collo l’oro del Faraone messo in palio dal Museo Egizio, ma sul podio ritroviamo quegli occhietti spiritosi, furbi e capaci di farsi vedere eccome per rispondere ci sono, come da programma ci sono: è terzo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), mentre al secondo posto c’è Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe).
La prima tappa è andata. La Venaria Reale-Torino ha la sua prima Maglia Rosa, superate le insidie di tre GPM (Berzano di San Pietro, Superga e Colle Maddalena) più lo strappo di San Vito a 3 km dal traguardo di Torino. C’è solo una grande tristezza in questa giornata di festa del ciclismo: è la notizia della scomparsa di Imerio Massignan, il re dello Stelvio, il re del Muro di Sormano. Volato via nel giorno del Giro d’Italia 107, in Piemonte, regione che lo aveva adottato. “Ho perso un amico fraterno”, commenta Franco Balmamion, due Giri d’Italia vinti, il nostro “porto sicuro” nell’affetto più vero e nella storia del ciclismo. Domani c’è Oropa. Dai Colli di Torino al Santuario di Oropa. Dove le preghiere per Imerio saranno più rosa che mai. E voleranno altissimo.
Il vino della tappa è: https://vinchio.com/prodotto/rive-rosse-barbera-del-monferrato-doc-frizzante/
Una Barbera del Monferrato DOC frizzante anzi brillante come Pogachar sul Colle della Maddalena. Si chiama “Rive Rosse” esprime, con la sua vivacità, la parte migliore del carattere monferrino. Parola nel calice: carattere. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Noi l’abbiamo degustata in un posto specialissimo, davanti a casa Defilippis, un ristorante dove si respira la storia del ciclismo – il Ponte Barra dei fratelli Stantero, in corso Casale 308, frequentato dai Balmamion, luogo del cuore di un certo Angelo Marello, angelo di nome e di fatto… chiedetelo ai ciclisti… Amicizie da degustare con calma.

ORDINE D’ARRIVO
1 – Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers) – 140 km in 3h14’23”, media di 43.213 km/h
2 – Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers)
2 – Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe) a 3″
3 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a 6″
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.
Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Lilian Calmejane (Intermarché – Wanty)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale Team)