Può essere definita eroica una volata? Al Tour de France sì. Soprattutto quando il Giro di Francia si avvia verso il finale. Ma anche prima. Insomma, c’è tutto un popolo dietro al mondo dei velocisti da Tour, un mondo e una corsa nella corsa, a se stante: il popolo del “gruppetto”, rigorosamente in italiano, anche i francesi, che traducono tutto, questa parola la lasciano così, perché il gruppetto è quello che chiude il plotone nelle tappe “normali”. Contiene i velocisti che lottano contro il tempo limite nelle tappe di montagna, è il mondo degli sprinter e dei… gregari o anche dei cacciatori di successo di tappa, di quelli che stanno in fondo se non c’è una volata da giocarsi alla fine.
Quando invece la frazione sembra destinata ad un finale per sprinter, ecco che arrivano le emozioni veloci. Insomma, le volate del Tour sono uno degli ingredienti speciali della corsa a tappe organizzata magistralmente da L’Equipe.
Ci sono appassionati di ciclismo che seguono il Tour scegliendo di essere rappresentati in diversi “ruoli”. Oltre ai fenomeni del momento che puntano alla vittoria finale (e di tappa), i Pogacar e Vingegaard di un ciclismo moderno di altissimo profilo, ai velocisti viene assegnato un seguito fatto di identica passione.
I velocisti del Tour, che campioni! La volata è paragonabile ai 100 metri dell’atletica, è la gara di velocità del ciclismo, che diventa eroica al Tour de France perché se la giocano dopo 200 chilometri di corsa quasi sempre a tutta. La volata in realtà è più di un finale ad altissima velocità: è anche una sfida, non solo sul tempo, ma anche di intelligenza (per guadagnare la posizione giusta) e di visione, per sfruttare al meglio gli spazi disponibili prima del fatidico traguardo.
Le volate del Tour viste fino ad oggi sono state tutte belle. Se cerchiamo la più bella dobbiamo andare a rivedere quella della sesta tappa 6, la vittoria di Groenewegen. Se cerchiamo la più romantica è indubbiamente quella di Cavendish. Da rivedere pure lei, anche se, va detto, le volate non si possono rivedere in differita, vanno vissute in diretta per sentirne il vero “sapore”.
Non disponendo della macchina del tempo, dunque, viste le ultime prodezze in volata al Tour, abbiamo deciso di ripercorrere fino a qui quei secondi finali al cardiopalmo. Per cuori forti. Le palpitanti volate del Tour de France 2024, che sta per passare alla storia per la caccia ostinata alla doppietta Giro-Tour dello sloveno Tadej Pogacar, sono andate così:
Tappa 3 – Piacenza Torino – Biniam Girmay (attuale maglia verde del Tour) riesce a ritrovare la forma dopo il Giro e, di prepotenza, vince la tappa davanti a un ottimo Fernando Gaviria (esperienza e molti più anni sulle spalle). Terzo un buon Arnaud De Lie, belga di soli 22 anni!
Tappa 5 – Saint Jean de Maurienne Saint Vulbas – Cavendish anche a 39 anni riesce a conquistare la sua 35esima vittoria al tour de France, diventando il più vincente di sempre. Il corridore dell’Astana ha vinto facendo una volata di cuore. Secondo e terzo posto per Jasper Philipsen (26 anni) e Alexander Kristoff (37 anni appena compiuti).
Tappa 6 – Macon Dijon – Vittoria del campione olandese Dylan Groenewegen (31 anni): si impone su un Jasper Philipsen non al massimo della condizione e su Biniam Girmay terzo, poi diventato secondo per il declassamento di Philipsen.
Tappa 8 – Semur en Auxois Colombey les doux Eglises – Girmay arriva al raddoppio: mentre per Philipsen è il terzo secondo posto e Arnaud De Lie guadagna il gradino più basso del podio. Il corridore dell’Intermarchè vince, ancora una volta con una volata di cattiveria, riuscendo a sbucare fuori alla fine.
Tappa 10 – Orleand Saint Amand Matrond – Questa volta il treno dell’Alpecin funziona eccome e grazie ad uno “sconosciuto” Mathieu Van Der Poel, Philipsen riesce a vincere la sua prima tappa a questo Tour 2024, regolando un gruppetto che vede secondo e terzo Girmay e Ackermann.
Tappa 12 – Aurillac Villeneuve – L’eritreo Biniam Girmay torna a vincere, sempre con la prepotenza che lo contraddistingue, davanti a un ottimo Wout Van Aert, che si deve ancora riprendere dalla caduta. Terzo il velocista di Francia: Arnaud Demare.
Tappa 13 – Agen Pau – Il treno funziona di nuovo e Jasper Philipsen regola la volata davanti a Wout Van Aert e Pascal Ackermann, arrivando a quota 2 vittorie in questo Tour.
Tappa 16 – Gruissan Nimes – Philipsen dopo i Pirenei non vuole saperne di perdere, la tirata di Van Der Poel funziona così bene che il corridore belga vince superando di più di una bicicletta Bauhuaus e Kristoff, la maglia verde Girmay era caduta qualche istante prima.
Francesco Plazzi
foto @leTour