Magnus Carlsen, vincendo il Paris Freestyle Chess Grand Slam 2025, ha dimostrato di essere ancora il miglior scacchista in circolazione, anche quando la teoria lascia spazio alla sola capacità di analisi. Ricordiamo, infatti, che il Freestyle Chess Grand Slam non è un circuito qualsiasi. Le partite si giocano in modalità Chess960, dove la posizione iniziale dei pezzi è casuale, azzerando così l’enorme bagaglio di teoria delle aperture che i grandi maestri hanno accumulato negli anni. Vince chi sa adattarsi meglio, chi trova idee originali e chi dimostra una comprensione più profonda della posizione. Altra caratteristica ‘non convenzionale’ riguarda la fase di preparazione, quando tutti i giocatori si ritrovano per ragionare sulla posizione di partenza, qualcosa si simile a delle ‘prove libere’, per impostare meglio il gioco.
Carlsen a Parigi ha battuto in finale Hikaru Nakamura con un netto 1.5-0.5. Con questa vittoria, il norvegese si è issato in cima alla classifica del Tour, accumulando 40 punti e incassando 300.000 dollari di premio, un altro aspetto non secondario di questo circuito, che in passato ha causato un duro braccio di ferro con la FIDE (Federazione Internazionale) rimasta legata a pochi eventi che generano pochi profitti.
Carlsen, dopo un inizio un po’ in salita a Weissenhaus – dove aveva perso tre partite nel girone ed era stato eliminato in semifinale da Vincent Keymer – ha dato il meglio di sé a Parigi. Non solo ha dominato il round robin insieme a Ian Nepomniachtchi, ma ha poi liquidato uno dopo l’altro Nodirbek Abdusattorov, Fabiano Caruana e infine Nakamura, sempre con lo stesso punteggio: 1.5-0.5, senza mai arrivare agli spareggi.
“Capivo le posizioni meglio dei miei avversari, e questo mi ha reso felice”, ha confessato Carlsen ai commentatori Judit Polgár e Peter Leko. Ammette anche di aver commesso qualche errore, come nella partita contro Nakamura, dove ha scherzato: “Ho dovuto vincere la partita quattro volte!”. Ma nonostante la stanchezza e qualche problema di salute che ha colpito molti giocatori, Carlsen ha trovato nuova energia in questo formato. “Qui c’è più divertimento, più gioia nel giocare, senza doversi preoccupare delle aperture o dei punti Elo”, ha aggiunto. Vedendo le foto pubblicate su Chess.com e siti specializzati, aggiungiamo che non si deve neanche preoccupare dell’abbigliamento, cosa che gli ha creato qualche problema con FIDE in occasione del Mondiale a gioco veloce.
Nakamura: la rinascita e il sogno del Candidates
Se a Weissenhaus Hikaru Nakamura aveva lasciato trapelare dubbi sul suo futuro, persino accennando a un possibile ritiro, a Parigi ha completamente ribaltato la situazione. Il secondo posto nel Grand Slam, unito alla vittoria nell’American Cup, gli ha ridato fiducia. Ora il suo obiettivo è chiaro: qualificarsi per il Torneo dei Candidati 2026, che deciderà lo sfidante del campione del mondo in carica, Gukesh. Perché i freechess sono interessanti, ricchi e divertenti, ma il titolo di campione del mondo è un’altra cosa.
“Se riesco a mantenere un vantaggio di 10-15 punti di rating dopo il Norway Chess, farò di tutto per ottenere il posto”, ha detto Nakamura, che attualmente è quarto nella classifica del Freestyle Tour. Se il percorso attraverso il rating non dovesse funzionare, ci sarà comunque la Coppa del Mondo FIDE, dove i primi tre si qualificano automaticamente.
Keymer: l’incantesimo si spezza (ma solo in parte)
Vincent Keymer, il giovane tedesco che aveva stupito tutti vincendo il primo Grand Slam, sembrava invincibile in questo formato. A Weissenhaus, sia Firouzja che Nepomniachtchi lo avevano scelto come avversario nei knockout, convinti di avere la meglio, e invece erano stati sconfitti. Poi Keymer aveva battuto persino Carlsen e Caruana, aggiudicandosi il titolo.
A Parigi, però, il suo dominio ha subito una battuta d’arresto. Nakamura è stato il primo a batterlo in una partita lunga, e poi Keymer ha perso anche contro Caruana, chiudendo al quarto posto. Nonostante ciò, rimane secondo nella classifica generale, e i suoi rivali continuano a considerarlo uno dei migliori interpreti del Chess960. Lo stesso Carlsen ha ammesso di aver imparato molto osservando le sue partite.
Gukesh in difficoltà, Arjun in crescita
Gukesh, l’attuale campione del mondo, sta attraversando un momento complicato nel Freestyle Chess. A Weissenhaus non aveva vinto nemmeno una partita, e a Parigi è finito undicesimo, sconfitto anche da Richard Rapport. Carlsen, quando gli è stato chiesto un commento, ha risposto con franchezza: “Non sono sorpreso. Per ora non è al livello richiesto.”
Ma se Gukesh delude, un altro indiano, Arjun Erigaisi, si sta rivelando una vera sorpresa. Al suo debutto nel Tour, ha mostrato una straordinaria capacità di adattamento, arrivando quinto e incassando 50.000 dollari. Il suo stile aggressivo e creativo lo rende perfetto per il Chess960, e molti ora lo considerano un potenziale protagonista nei prossimi eventi.
Freestyle Chess in evoluzione: Las Vegas sarà rapido
Il prossimo Grand Slam si sposterà da New York a Las Vegas, dal 15 al 19 luglio, e porterà con sé un cambiamento importante: le partite non saranno più classiche, ma rapide, con meno tempo a disposizione. Questo permetterà di condensare il torneo in soli cinque giorni, invece degli otto di Parigi.
Carlsen ha accolto con favore la novità: “Dopo otto giorni di gioco intenso, cinque vanno benissimo. E ora che stiamo migliorando, ha senso ridurre i tempi.” Nakamura, invece, è più scettico: “Non sono un fan del cambio al rapido. Preferivo il classico, dove hai più tempo per pensare.”
Prossima tappa: il Grenke Open, dove Carlsen prevede un “massacro”
Prima di Las Vegas, però, ci aspetta un altro spettacolo: il Grenke Freestyle Open a Karlsruhe, un torneo open con un ritmo massacrante – due partite classiche al giorno – che vedrà in campo molti dei protagonisti di Parigi, tra cui Carlsen, Caruana, Arjun e forse anche Hans Niemann, vincitore dell’edizione 2024.
“Sarà un massacro!”, ha detto Carlsen, ridendo. “Ogni partita sarà durissima, e giocare due turni al giorno in classico è spaventoso. Ma è un’ottima prova per vedere chi sa davvero dominare in ogni formato.”