La finale che non ti aspetti ai Miami Open, o forse si. Dopo il bel successo di Sinner contro Medvedev di ieri sera, nella notte il bulgaro Dimitrov si sbarazza del tedesco Zeverv (6/4, 6/7, 6/4) e vola in finale.

Se guardiamo le percentuali vinte/giocate di questo 2024 si tratta forse della finale più giusta. Il giocatore di San Candido viaggia su una percentuale dell’89%. Nel nuovo anno, fino ad ora, ha perso solo una volta, contro Alcaraz nella finale di Indian Wells.

Anche se a Miami ha mostrato, almeno fino alla semifinale di ieri, un gioco incerto e qualche dubbio, il modo con il quale si è sbarazzato del russo (6/1, 6/2) il punteggio finale, non lascia dubbi. Ha ritrovato la condizione. Elemento che aggiunto ad una solidità mentale ormai da n. 1 gli ha permesso di annichilire Daniil Medvedev. Il quale, da parte sua, appare sempre più soggiogato dal giocatore di San Candido. Dalla finale, vinta, dello scorso anno dei Miami Open, infatti, contro Sinner ha collezionato solo sconfitte. La penultima della quale, la più pesante, in occasione degli Australian Open. Aver apostrofato il suo allenatore con il poco garbato “Vieni a giocare tu, se ci riesci…” fa capire come il russo non riesca più a disinnescare la strategia di Jannik. Che, da parte sua, ha ormai due imperativi quando gioca con lui: tutto sul rovescio e tenerlo lontano dalla linea di fondo. Ieri ha martellato il rovescio di Medvedev per buona parte del match, per poi cambiare improvvisamente il ritmo e giocare in lungo linea. Il russo non ha tenuto lo scambio, si è innervosito, ha sbagliato più del solito.

Archiviata la prima finale, la curiosità degli spettatori si è spostata sulla seconda, tra il giustiziere di Alcaraz e il tedesco Zverev. Ha vinto Dimitrov, in tre set. In questo 2024 il bulgaro ha una percentuale di vinte/perso di poco inferiore a quella di Sinner. Ha giocato 24 volte e perso solo 4 (83%). Nella notte di oggi ha sfruttato le due occasioni che ha avuto per fare il break (2/2) mentre Zverev no (0/2). L’attuale n. 13 del ranking internazionale sembra vivere una seconda giovinezza, dopo essere salito fino al n. 3 della classifica nel 2017.

A proposito di ranking. La vittoria di Sinner ai Miami Open permetterebbe al giocatore italiano di superare Alcaraz e salire al n. 2. Una possibilità che sembrava remota neanche venti giorni fa quando lo spagnolo vinse la finale di Indian Wells.

Con un Dimitrov in queste condizioni, però, la partita appare difficile. Ci vorrà il miglior Sinner di sempre per portare a casa il trofeo che insegue ormai da 4 anni e nel quale ha raggiunto la finale per ben tre volte.

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Redazione
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