MANILA – Vittoria al cardiopalma per gli azzurri di coach Pozzecco, che battono in rimonta la Serbia per 76-78, ipotecando un posto ai quarti di finale. Italia trascinata da un incredibile Fontecchio (30 punti) e capitan Datome (10 punti), che hanno prima risollevato la quadra nel momento più critico per poi sorpassare gli avversari e gestire il punteggio nei minuti finali.

Gli azzurri arrivano all’incontro confidenti, forti delle ultime epiche prestazioni che ci hanno regalato negli ultimi anni: sono tre le vittorie negli ultimi cinque incontri fra queste due squadre, la vittoria di un mese fa in amichevole (88-89), quella di un anno fa a Berlino agli europei (86-94) e quella del torneo pre-olimpico di Belgrado (95-102). Siamo alla seconda fase dei mondiali, il girone è composto, oltre che da Serbia e Italia, da Porto Rico e Repubblica Dominicana. Le prime due squadre accedono ai quarti.

Solito quintetto per l’Italia con Melli-Tonut-Fontecchio-Polonara-Spissu. La Serbia risponde con Bogdanovic-Dobric-Jokic-Milutinov-Jokic. I serbi arrivano da un girone impeccabile, con tre vittorie su tre. L’Italia, invece, ha dalla sua sette vittorie nelle ultime otto partite, con la sola sconfitta contro la Repubblica Dominicana. Ci sono tutti i presupposti per una partita divertente.

Il primo quarto comincia in modo freddo, con tanti errori per la Serbia, dovuti ad un’efficace difesa italiana, con un grande Melli come sempre sotto canestro. Gli azzurri rispondono con attacchi precisi, specie dall’arco, dove arrivano diverse triple di qualità dalle mani di Spissu, Melli e Tonut. Dopo pochi minuti il punteggio è 10-20 per i ragazzi capitanati da Gigi Datome.

Risposta serba che si fa attendere: Bogdanovic e i suoi accorciano e chiudono il primo periodo sul 19-23, migliorando le percentuali al tiro dei balcanici. Spissu miglior marcatore in questo momento, con ben 10 punti.

I cambi per l’Italia con le prime rotazioni non incidono a dovere, così, nel secondo quarto, la Serbia ribalta in suo favore il punteggio, con due triple: 29-26. La partita ora è molto vivace ed equilibrata: gli azzurri rispondono con Fontecchio e Spissu e sorpassano di nuovo la Serbia: 31-35.

Tuttavia, pesano i tanti palloni persi dagli italiani, che consentono alla Serbia tanti possessi, i quali vengono comunque difesi bene. La Serbia, di contro, commette tanti falli in area. Gli ultimi minuti sono contrassegnati da una sostanziale parità fino all’ultima azione: dopo due liberi che portano la Serbia a -1, Bogdan Bogdanovic tira fuori un colpo dei suoi e piazza una tripla da sogno: si va a riposo sul 42-39 per i Serbi.

Finora è stata una partita veramente equilibrata, con gli azzurri che hanno dominato il primo quarto e i Serbi che si sono presi il secondo. Ottime percentuali per l’Italia dall’arco, dopo le tante critiche delle prime partite. Di contro, pesano gli errori nei tiri da due. Tanti sono stati i palloni persi nella prima frazione, ben 7, considerano che l’Italia è una delle migliori squadre al mondo in questo dato. Bene al rimbalzo, specie difensivo, con un gigante Melli, come sempre.

Il secondo tempo inizia in modo disastroso per gli azzurri: nei primi cinque minuti i ragazzi di Pozzecco non costruiscono tiri, né dall’arco né in penetrazione, concedendo molte occasioni agli avversari. Troppi falli in difesa, troppi canestri semplici lasciati agli specialisti, troppe triple ma soprattutto un Milutinov ( chiude in doppia-doppia 14-10) impressionante e in grande crescita: a metà del terzo quarto il punteggio vede i serbi in vantaggio per 55-42. Italia senza idee.

I serbi allungano ancora, prima dalla lunetta, poi con l’ennesima tripla precisa dall’arco: 60-44, +16 e massimo vantaggio Serbia. A questo punto, nel momento di più grande difficoltà del nostro mondiale, escono fuori due giocatori: Simone Fontecchio, il nostro terminale offensivo, e Gigi Datome, il leader esperto. Il talento degli Utah Jazz, prima lascia partire una tripla fondamentale per la fiducia della squadra, poi capisce che entrando in penetrazione si può trovare punti o falli: in pochi minuti accorcia a -11 (62-51). Il capitano Datome, nell’ultimo minuto del terzo periodo tira fuori tutta la sua esperienza e mette a segno otto punti consecutivi: prima al ferro, poi una tripla in transizione su un importante recupero e poi ancora una tripla, su rimbalzo-assist di Pajola.

Al suono della sirena di fine quarto gli azzurri sono a tre lunghezze dai serbi: 62-59, è tutto aperto.

Quarto periodo. E’ un’altra partita, sul filo del rasoio, punto a punto. Nuova fiducia per l’Italia e tanto timore per i Serbi. Al primo canestro serbo risponde uno strepitoso Fontecchio, vero e proprio trascinatore dell’Italia oggi: vantaggio azzurro, 65-69. Ora senza errori, bisogna continuare a tenere a distanza i serbi. Gli ultimi minuti sono uno scontro diretto fra le due stelle NBA della partita, Bogdanovic da una parte e Fontecchio dall’altra.

I ragazzi allenati da Pozzecco non mollano e tengono a distanza la Serbia. C’è anche spazio per un bellissimo tiro da tre di Severini che tiene gli azzurri a distanza di un possesso: 69-72. Gli ultimi tre canestri di Fontecchio (30 punti oggi) valgono il 76-78 finale.

Una partite di grande cuore e spirito per gli azzurri, che hanno dimostrato di non mollare mai, nemmeno sotto di 16 punti. Prestazione sontuosa di Simone Fontecchio in attacco, strepitoso Melli in difesa, ma soprattutto tanto carattere, esperienza e precisione da parte del capitano Datome: sono bastati tre canestri in un minuto, nel momento più delicato, per ribaltare la partita: il capitano azzurro, all’ultima esperienza con la canotta dell’Italia, si è letteralmente caricato i suoi sulle spalle, lanciandoli verso il sorpasso.

Quarti di finali a un passo, in attesa del risultato di Repubblica Dominicana-Porto Rico (che sfideremo domenica mattina). Con questo cuore questi ragazzi devono sognare e farci sognare.

Il tabellino

Serbia – Italia 76-78 (19-23, 23-17, 20-19, 14-19)

Italia: Fontecchio 30, Spissu 14, Datome 10, Melli 8, Pajola 7, Polonara 3, Severini 3, Tonut 3. All: Pozzecco

Serbia: Bogdanovic 18, Dobric 15, Milutinov 14, Guduric 8, Avramovic 7, Jovic 5, Jovic 4, Marinkovic 3, Davidovac 2. All: Pesic.

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Marco Pauletti
Nato a Roma il 17/03/1998, avvocato praticante del foro di Roma. Giocatore seniores della Unione Rugby Capitolina e membro del Consiglio direttivo. Mi piace scrivere, soprattutto di sport, in particolare tennis, basket, rugby, nuoto e, più in generale, di storie di sport.

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