Mondiali di Scacchipugilato: un oro e un bronzo per gli italiani in Turchia

La medaglia d’oro è stata conquistata da Marco Muccini, romagnolo, campione Italiano di ‘scacchipugilato’ serie Pioneers dei pesi medi e Prima categoria nazionale a scacchi.

La città turca di Antalya, dopo i campionati (giovanili) di dama e di scacchi, è tornata alla ribalta con l’organizzazione dei Mondiali di scacchipugilato (chessboxing) la scorsa settimana (12-17 novembre).

Come avevamo anticipato, sono stati due gli atleti italiani impegnati nella competizione, tornati in patria con un bottino positivo, una medaglia d’oro e una di bronzo.

Partiamo subito dal bronzo, conquistato da Marcello Gasperini, avvocato con studio in Milano, più boxer che scacchista: è arrivato alla semifinale nella categoria ‘uomini senior – 80 kg’, ma qui è stato sconfitto dal russo Daniil Solovev, che poi ha vinto la medaglia d’oro.

Gasperini, 48 anni, di San Giuliano Milanese, è arrivato alla boxe ‘per rilassarsi’, un po’ come antidoto allo stress della professione. Aveva conquistato un paio di mesi fa il titolo Europeo di ‘scacchipugilato’ a Vigevano, nella splendida cornice della Piazza Ducale, nella competizione disputata sotto le stelle.

“La finale per l’Europeo non era partita nel migliore dei modi: a scacchi dopo sei mosse avevo già perso la regina e non mi restava che attaccare. Allora ho puntato sul round di boxe e sono riuscito a mettere subito ko il mio avversario, l’inglese Richard Frazer: così ho conquistato la corona continentale dei pesi mediomassimi”, ha dichiarato Marcello Gasperini ai giornalisti.

La medaglia d’oro è stata conquistata da Marco Muccini, romagnolo, campione Italiano di ‘scacchipugilato’ serie Pioneers dei pesi medi e Prima categoria nazionale a scacchi. E proprio grazie agli scacchi Muccini ha vinto, sconfiggendo due indiani e due russi, nel torneo ad eliminazione diretta partito con 16 atleti.

Va detto però che non si trattava di un torneo di ‘chessboxing’ classico, cioè con round di tre minuti di scacchi e boxe alternati, ma di un torneo di una nuova variante, detta “chessboxing-fit”, inventata dal russo Rishat Sayapov, in cui non vi è alcun contatto fisico tra i due contendenti: infatti la parte pugilistica si svolge con una performance che prevede solo di colpire il tradizionale ‘sacco’: la sfida dura dalle due alle tre riprese, iniziando col pugilato e in pratica si risolve con una partita a tempi molto ridotti (lampo, ovvero blitz) a scacchi; un’idea che sembra quasi ispirata dalla figura dell’avvocato Guido Guerrieri ideato da Gianrico Carofiglio  (tutti i dettagli qui).

Il risultato positivo in Turchia permetterà alla FISP (Federazione Italiana ScacchiPugilato) di celebrare degnamente il decennale di fondazione il prossimo 20 dicembre. Dieci anni di vita che hanno registrato molte soddisfazioni, forse prima tra tutte che il ‘chessboxing’ sia stato materia di insegnamento nel Liceo Sportivo Galileo Galilei di Voghera dal 2016 al 2019.

Adolivio Capece

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Redazione
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