Un Canada più fisico davanti e decisamente cinico nelle fasi cruciali della gara fa suoi il match ed il passaggio ai Quarti di Finale ai Mondiali rugby femminile in corso in Nuova Zelanda, battendo una buona Italia per 12 a 22, con la meta finale di Giordano preziosissima in proiezione passaggio-turno.

Alcuni errori di troppo nelle trame offensive costano molto caro al XV Azzurro, che illumina la sfida con alcune giocate di notevole fattura, subendo però l’uno-contro-uno nordamericano nella zona del breakdown ed il maggiore controllo del ritmo da parte della mediana in rosso. Nulla è ancora sfumato in direzione Quarti di Finale: tra sette giorni deciderà tutto la gara con il Giappone, sempre nella notte italiana tra sabato e domenica.

“Siamo dispiaciuti per il risultato finale. Avevamo lavorato per avere un’altra prestazione di qualità. Abbiamo avuto un’ottima partenza – ha esordito Andrea Di Giandomenico nell’intervista post partita – e un buon finale. Nei momenti chiave della partita e nella parte centrale non abbiamo gestito il possesso nel migliore dei modi: sia in difesa che in attacco, dove ci è mancata lucidità e precisione nei 22 metri finali. Vogliamo arrivare a competere con squadre come il Canada. Abbiamo lavorato per questo. Loro sono state superiori nelle fasi cruciali del match”

“Dobbiamo imparare da questa partita e già dal prossimo impegno contro il Giappone mettere in campo tutto quello che la giornata di oggi ci ha insegnato. Complimenti al Canada, che ha meritato di vincere, ma anche alla nostra squadra che non ha mai smesso di lottare fino all’ultimo. Con questo spirito andremo a ricercare maggiore precisione nel prossimo futuro” ha sottolineato l’allenatore azzurro.

“Sapevamo di affrontare una squadra dura. Abbiamo espresso il nostro gioco solo a tratti: questo sarà oggetto di lavoro durante la prossima settimana in avvicinamento alla partita contro il Giappone. Dobbiamo migliorare la fase di conquista che oggi non ha rispettato i nostri standard. In difesa abbiamo mostrato il nostro solito approccio combattivo, ma se concediamo in troppe occasioni il possesso ai nostri avversari diventa difficile poter difendere ad oltranza” ha dichiarato Elisa Giordano, capitano delle Azzurre.

La cronaca della gara

Primo Tempo. È bruciante l’inizio della gara per le Azzurre, che al primo pallone recuperato trovano lo spunto vincente di Ostuni-Minuzzi, letale nel testare il gap difensivo sul lato sinistro bruciando erba e avversarie per l’assolo che vale il 5 a 0. La reazione canadese è fisica e feroce, ma le avanti italiane difendono con equilibrio sbloccando la situazione. La pressione avversaria è costante, con linea difensiva italiana costretta agli straordinari per contrastare fisicità e aggressività sul breakdown: si lotta, si soffre, ma il Canada non passa pur tenendo saldamente in mano le percentuali del possesso.
Al 18’ mismatch al largo, la linea veloce canadese esplora bene la cerniera italiana lanciando la veloce Farries tra due avanti più lente, per la meta in accelerazione sottto i pali che Miller converte per il sorpasso sul 5 a 7.
Passano tre minuti e Rigoni rischia di ripetere al meglio la meta iniziale, rubando palla e tempo per involarsi in solitaria mettendo in controtempo tutta la difesa in opposizione: il Canada però recupera all’ultimo respiro e la chance sfuma. L’Italia resta però in attacco e preme le avversarie nei propri 22: al 26’ è di nuovo Rigoni a pungere, con break personale e delizioso no-look interno che viene però sporcato: nel frattempo infortunio per Madia che lascia il posto a D’Incà andando al centro per la scalata della stessa Rigoni all’apertura.
È bello il confronto, con le due squadre a confrontarsi a viso aperto in tutte le aree del campo, ed un’Italia che palla in mano dà sempre l’impressione di poter essere davvero pericolosa.
Allo scavallo della mezz’ora le canadesi schiacciano brutalmente sull’acceleratore e si portano stabilmente in attacco: l’Italia resiste ma cede terreno e al 36’ su drive da touche cede per la seconda volta, con Tuttosi a schiacciare oltre la linea in netto avanzamento. Miller non converte, Italia sotto 5 a 12 e frazione che si chiude così.

Secondo Tempo. Kick-off e scenario che sembra ricalcare esattamente l’inizio della gara, con le nordamericane in attacco e l’Italia a reagire lasciando Ostuni-Minuzzi libera di rubare palla e involarsi: questa volta la difesa è però più attenta e la volata solitaria viene interrotta. Le Azzurre sono molto reattive nella collisione e in fase di conquista, gestendo bene il possesso nei primi minuti. Il Canada punta forte sull’uno-contro-uno e tenta la strada dell’erosione fisica: al 50’ il logorio è eccessivo fiaccando il ripiazzamento al largo fino alla meta del centro Kaljuvee che sfrutta al meglio la superiorità numerica costruita. Miller non converte, punteggio che passa sul 5 a 17.
Le ragazze di Di Giandomenico non assorbono il colpo e 6’ più tardi subiscono ancora, con meta fotocopia di Tuttosi che con la seconda meta di giornata sale in testa alla classifica delle marcatrici del Mondiale. Dalla piazzola prova questa volta De Goede, ma il piede non è caldo e lo score passa sul 5 a 22.
L’Italia non ci sta e torna a muovere palla con più confidenza, trovando metri in avanzamento e forzando la difesa canadese, che al 66’ va oltre misura determinando il giallo a Taylor per entrata di spalla su Rigoni, costretta ad uscire. L’attacco delle italiane ne approfitta, Muzzo indovina il corridoio largo e viene fermata a pochi metri dalla meta: sugli sviluppi la rimessa in attacco e gestita male, ma il possesso rimane saldo anche se sulla collisione il Canada è molto efficace difensivamente forzando il fallo delle attaccanti.
Le iniziative palla in mano delle Azzurre sono ben disegnate, ma gli errori di handling si assommano vanificandone il potenziale: ultimi 5’, il Canada tiene la palla davanti andando per il gioco a terra, ma l’Italia recupera palla e con buone mani imbecca Sillari per la fuga che porta le compagne a ridosso della meta, con il capitano Giordano che non si fa pregare andando a schiacciare il 10 a 22, meta importantissima per a differenza punti in prospettiva qualficazione ai Quarti. Sul fischio finale Sillari è fredda a sufficienza e converte il 12 a 22 che chiude la contesa, appuntamento tra una settimana per la sfida decisiva contro il Giappone.

Italia v Canada 12-22 (p.t. 5-12)

Marcatrici: PT 1’ m. Ostuni-Minuzzi, nt (5-0); 19’ m. Farries, t. Miller (5-7); 36’ m. Tuttosi, nt (5-12)
ST 50’ m. Kaljuvee, nt (5-17); 56’ m. Tuttosi,nt (5-22); 79’ m. Giordano, t. Sillari (12-22)

Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Sillari, Rigoni (66’ D’Incà), Magatti; Madia (27’-37’ pt D’Incà), Stefan (62’ Barattin); Giordano (cap), Franco (71’ Locatelli), Veronese (46’ Sgorbini); Duca, Fedrighi; Seye (63’ Maris), Bettoni (41’ Vecchini), Turani
All. Di Giandomenico

Canada: Alarie; Grant, Kaljuvee, Tessier, Farries; Schell, Miller (63’ Pelletier); de Goede (cap), Svoboda (41’ Paquin), Forteza; Beukeboom (44’ Hunt), Holtkamp (65’ Taylor); Menin (71’ Ellis), Tuttosi (67’ Boag), DeMerchant (54’ Kassil)
All. Rouet

Player of the Match: De Goede (CAN)
Cartellini: 66’ giallo Taylor (CAN)
Calciatrici:  Sillari 1/2 (ITA); Miller (CAN) 1/3; De Goede (CAN) 0/1
Arbitro: Sara Cox (RFU)

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Redazione
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