L’attesa degli appassionati di motociclismo sta per finire. La lunga pausa estiva, iniziata dopo la splendida vittoria di Pecco Bagnaia davanti a Marco Bezzecchi sul circuito di Assen domenica 25 giugno, è agli sgoccioli e presto si ripartirà con le emozioni del Motomondiale 2023. Next stop, è il caso di dirlo così, Silverstone, con il Gran Premio di Gran Bretagna. E chi può essere il favorito per la gara inglese secondo le scommesse sportive e il parere degli esperti se non il campione del mondo in carica? Il numero 63 della Ducati ufficiale è pronto ancora una volta a far sognare i fan del bolide rosso e i tifosi italiani, alla ricerca di un bis che, date le prestazioni di moto e pilota, sembra non così impensabile. Anzi, la stagione sinora ha proprio confermato le aspettative, con qualche sorpresa in positivo e in negativo alle spalle del centauro di Torino. E allora proviamo a ripercorrere quanto è stato fatto finora dai big della Motogp, in attesa della ripartenza fissata per le ore 14:00 italiane di domenica 6 agosto 2023.

Top: Bagnaia, Martin e Bezzecchi

Possiamo suddividere la nostra analisi con una sorta di classifica suddivisa in Top e Flop, mentre nella parte finale ci concentreremo sugli outsider di questo motomondiale così appassionante. Perché di alti e bassi ce ne sono stati un po’ per tutti, chi di più, chi di meno. Anche per il pilota top per eccellenza: Pecco Bagnaia. Il campione del mondo in carica, dopo aver dominato il primo weekend della stagione a Portimao, con vittoria nella Sprint Race, il nuovo format della Motogp, e nella gara domenicale, ha faticato, e non poco, in Argentina e ad Austin, laddove ha rimediato due zero consecutivi alla domenica. Bene in Spagna, a Jerez della Frontera, con la vittoria nella gara completa, mentre qualche difficoltà in più è stata riscontrata in Francia, a Le Mans, con un altro zero domenicale. Il cambio di passo è arrivato definitivamente in casa, nel GP del Mugello, laddove Bagnaia ha trionfato sia nella sprint che nella gara ordinaria, dominando la scena. Ottimo secondo posto in Germania, dietro ad uno scatenato Jorge Martin, e vittoria in Olanda. Un ruolino di marcia che lo porta al vertice della classifica mondiale, con proprio lo spagnolo della Ducati Pramac a seguire a ruota. Inizio così così per il pilota iberico, che, però, ha sempre fatto della sua guida in qualifica il punto forte per non perdere terreno durante le due gare del sabato e della domenica. Tre vittorie finora ottenute, le due sprint di Le Mans e Sachsenring e il gp tedesco. Qualche affanno in più ad Assen, dove non ha brillato, ma il secondo posto in classifica resta una prova lampante che lo spagnolo, tanto amico dello stesso Bagnaia, proverà a stare lì fino alla fine per contendergli il titolo iridato. Alla pari di Marco Bezzecchi, la vera sorpresa di questa prima parte di stagione. Tanto da aver raggiunto anche il primato nel mondiale approfittando dei due 0 consecutivi di Bagnaia, grazie a due vittorie domenicali e una nella sprint race di Assen. Al momento il Bez è sul gradino più basso del podio. Ma la Ducati VR46 vola quando alla guida c’è il talento di Rimini, che nel frattempo sogna una moto ufficiale per le prossime stagioni. Sarà Yamaha invece di Ducati? Ancora non è dato saperlo.

Flop: Quartararo, Marquez, Mir

Tra le note dolenti, ahinoi, bisogna inserire alcuni big delle passate stagioni e che, nonostante tutto, rimangono tali a prescindere dalle attuali difficoltà. A partire da un certo Fabio Quartararo, che non è mai riuscito quest’anno a trovare quel feeling con la sua Yamaha ufficiale per dare una svolta alla stagione. Ce la mette tutta El Diablo per restare con i migliori, ma le performance della moto sono davvero inferiori alle aspettative, tanto che qualcuno vocifera che il francese potrebbe accasarsi altrove a partire dalla prossima annata. Certo, Quartararo non è nemmeno fortunato, dati i tanti infortuni che hanno già costellato la stagione in corso, forse strascico di quelli del motomondiale 2022. Ultimo tra tutti quello rimediato nell’incidente con Zarco ad Assen, che gli è costata la distorsione al gomito, mentre correva con l’alluce sinistro già fratturato. Il tutto a seguire il primo podio stagionale nella sprint race olandese del sabato. Non va meglio a Marc Marquez, praticamente sempre per terra nel corso di questo motomondiale. La voglia di dimostrare a tutti i costi di essere quello pre infortunio del 2020 ad Jerez, di cui ancora oggi paga le conseguenze, è tanta, ma a volte lo porta ad esagerare. Che il centauro della Honda sia in grado di tornare al top è chiaro alla luce dei risultati in qualifica e dei tempi sul giro in gara. Ma gli errori di valutazione iniziano a diventare troppi, a volte anche molto costosi persino per i piloti che gli sono attorno. Un po’ come succedeva nel 2021, con 6 incidenti nelle prime due gare. Chissà quanti altri GP salterà quest’anno. Nel baratro anche il compagno in HRC di Marquez, ossia Joan Mir. Il Campione del Mondo 2020, infatti, non ha mai trovato la luce in fondo al tunnel in questa prima metà di motomondiale. Senza considerare le Sprint Races, lo spagnolo ha chiuso 11esimo in Portogallo, non è partito in Argentina, si è ritirato ad Austin, Spagna e Francia, non ha corso in Italia, Germania e Olanda. Un calvario che non si sa quando avrà fine per un ragazzo che ha dimostrato di saper guidare bene qualsiasi modo gli venga affidata.

Outsiders: Luca Marini e Brad Binder

Se Zarco si conferma in linea di galleggiamento con le aspettative, mentre faticano leggermente di più le Aprilia dopo l’ottima stagione 2022, le vere sorprese del 2023 insieme a Bezzecchi sono state due sinora: Luca Marini e Brad Binder. Partendo da quest’ultimo, che ha sfiorato il podio in Olanda sia nella Sprint che nella Gara, con due penalizzazioni arrivate entrambe all’ultimo giro per track limits. Molto buono, comunque, il suo rendimento finora, con anche due vittorie nelle sprint races di Argentina e Spagna. Il sudafricano, insieme al compagno Jack Miller, sta riuscendo a tenere alto il nome di una moto che, fino a qualche anno fa, veniva considerata performante solo in Moto3 e in Moto2: la KTM. Il quarto posto in classifica generale è merito di una certa costanza di risultati e di un solo ritiro. Bene anche il fratello minore di Valentino Rossi, il quale deve solo migliorare nella gestione della lunga distanza della gara domenicale per essere al top della forma e della classifica iridata. Dopo un inizio complicato, con due ritiri consecutivi nella sprint e nel GP di Portimao, il pilota della VR46 ha iniziato a performare come si deve, raggiungendo anche due podi: uno nella sprint di Argentina e uno nella gara di Austin. Al momento occupa la sesta posizione nella generale, a poca distanza da Zarco e l’appena citato Brad Binder. Ma la stagione è ancora lunghissima.

📣 Seguici anche sul canale Telegram di Sport24h.
Redazione
Sport24h.it nasce dall’idea che ogni disciplina sportiva è portatrice di un sistema di valori, emozioni e linguaggio unici. Contrariamente alla narrazione imperante: non esistono i fatti separati dalle opinioni (in questo ci sentiamo un po’ eretici). La realtà è sempre, inevitabilmente, interpretata dalla sensibilità di chi la racconta.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui