La stagione 2024 è andata in archivio. Il titolo mondiale è andato a Jorge Martin, il quale ha rilevato l’iride dal rivale e amico Francesco Bagnaia. Tante le sfaccettature di questa lunga stagione che ha regalato tanto spettacolo e tanti colpi di scena. In questo articolo andremo a chiudere il cerchio parlando di quelle che sono state le prestazioni e le stagioni dei singoli piloti e dei team.

I piloti

  • Aleix Espargarò, voto 7: l’ultima stagione della carriera del pilota di Granollers è positiva ma al ribasso rispetto a quella della consacrazione avvenuta nel 2023. Prima parte di stagione con bei risultati sulla base delle aspettative dell’anno prima, la seconda invece un po’ deludente. Qualche guizzo, soprattutto nel finale, limita i danni e mette in secondo piano qualche dichiarazione un po’ troppo verace.
  • Maverick Vinales, voto 6: la sufficienza è meritata per il compagno di team di Aleix, tutto sommato ha fatto il suo sporco lavoro. Un grande peccato (come sempre) la sua grande emotività i pista, con moti di orgoglio alternati a prestazioni opache che non lo fanno brillare.
  • Miguel Oliveira, voto 6: sfortunato il portoghese dopo un avvio di stagione in linea con le aspettative. Qualche forte botto e tanti acciacchi ne hanno condizionato la stagione, ma rimane un pilota solido e affidabile.
  • Raul Fernandez, voto 5,5: rimandato lo spagnolo di Trackhouse Racing. Dopo un 2023 di apprendistato ci si aspettava uno step in più in fatto di prestazioni e non è arrivato. Quando poteva lasciare il segno (Barcellona 1 a Giugno), lo ha lasciato in ghiaia.
  • Francesco Bagnaia, voto 9,5: 11 vittorie, 7 sprint e tantissime pole, ma un mondiale sfumato all’ultimo. Questa l’unica sbavatura che ci sentiamo di collocare al fianco del piemontese. Stagione fantastica ma non coronata con il terzo mondiale consecutivo.
  • Enea Bastianini, voto 8: stagione matta per la ‘Bestia’ che chiude per un soffio quarto nella classifica mondiale. Qualche vittoria e tanti bei risultati, una sorta di rinascita dopo il funesto 2023.
  • Jorge Martin, voto 10: lo spagnolo corona il sogno di diventare campione del mondo in una stagione al cardiopalma ma con il finale dolce. Complimenti a lui.
  • Franco Morbidelli, voto 6,5: una stagione finalmente positiva sul piano delle prestazioni per l’italo-brasiliano, buoni punti portati a casa per il team e prestazioni in crescendo. Peccato per la testa sulle nuvole in certi momenti, errori banali per un pilota navigato come lui.
  • Alex Marquez, voto 7: veloce ma non troppo, qualche volta distratto. Compie meno errori degli anni passati anche se più gravi e decisivi (vedi Aragon con Bagnaia). Se la dovrà vedere con un giovane rampante come Aldeguer nel 2025.
  • Marc Marquez, voto 9: la formica atomica è tornata. La vittoria nella ‘sua’ Aragon gli ha dato la fiducia necessaria per tornare sui suoi livelli, pur con una coscienza diversa in seguito al calvario che ha passato. Il prossimo anno avrà la moto del team ufficiale… ne vedremo delle belle.
  • Marco Bezzecchi, voto 5,5: un amore mai sbocciato quello con la GP24 (e con le nuove Michelin). Stagione non da buttare per il ‘Bez’ che ora potrà rifarsi su una Aprilia ufficiale.
  • Fabio Di Giannantonio, voto 7: grande stagione per il pilota romano, tanti bei risultati frutti dell’abnegazione e della voglia di crescere di questo ragazzo solare e talentuoso. Anche lui disporrà di una GP25 con trattamento pari al team ufficiale. Forse meglio non utilizzare un aforismo dei suoi… bravo ‘Diggia’!
  • Johann Zarco, voto 6: pur essendo parte del team satellite di Honda tiene alta la bandiera della casa giapponese, alle prese con un vortice negativo da due anni a questa parte. Qualche guizzo che fa ben sperare.
  • Takaaki Nakagami, voto 6: la stagione non è del tutto positiva ma rimane la sua ultima in carriera dopo aver difeso i colori del Sol Levante su una moto giapponese per diversi anni. Il primo tempo nelle prove del venerdì nell’ultimo gran premio è un ottimo modo per salutare.
  • Luca Marini, voto 5: sembra quasi che Marini-Honda ‘non s’ha da fare’, eppure lui non si arrende e battaglia contro una moto scorbutica per tornare in alto con il team che sognava sin da piccolo quando in sella c’era il fratello più grande. Animo Luca!
  • Joan Mir, voto 4: una stagione disastrosa. Feeling con la moto assente e nessun guizzo particolare durante tutta la stagione. Da un campione del mondo ci si aspettava molto di più. Si narra stia ancora omologando la ghiaia di ogni pista, dispiace vederlo così.
  • Pedro Acosta, voto 8,5: il rookie ‘maravilla’ non delude le aspettative, si diverte e fa divertire. Guida ancora con troppa foga ma è giusto così per un debuttante esuberante come lui. Peccato per un piccolo periodo dove ha avuto la caduta facile, poteva ottenere molto di più. Fieno che entra in cascina, comunque.
  • Augusto Fernandez, voto 5: pilota ai saluti dopo sole due stagioni. Il fatto di averlo saputo praticamente subito a inizio stagione può averlo condizionato ma rimane una stagione opaca e senza alcuna prestazione degna di nota.
  • Brad Binder, voto 7: stagione sottotono per il sudafricano che ci aveva abituato a una costanza senza pari. Forse paga parecchio il confronto con il debuttante Acosta e qualche problema tecnico di troppo. Nel 2025 Acosta sarà addirittura il suo compagno di squadra… chi la spunterà?
  • Jack Miller, voto 6: sufficiente, ma non di più. Poche le prestazioni degne del manico quale è, tanti gli errori, anche banali. Il treno MotoGp però gli ha dato un’altra chance, di nuovo in Pramac.
  • Fabio Quartararo, voto 6,5: il ‘Diablo’ lotta come non mai contro le carenze della sua Yamaha e talvolta ci riesce. Stagione positiva per lui che vede la luce in fondo al tunnel.
  • Alex Rins, voto 5,5: tanti tanti infortuni e poca carne al fuoco. La speranza è quello di rivederlo ai suoi livelli il prossimo anno, sulla scia delle ultime prestazioni del 2024.

I Team

  • Aprilia Racing, voto 7,5: stagione sufficiente ma al di sotto delle aspettative, il voto si alza grazie alla forza di volontà nel trovare nuove soluzioni a livello tecnico e per il grande acquisto nel 2025. Un campione del mondo guiderà la moto di Adria, tanta roba.
  • Trackhouse, voto 6,5: buon debutto nel motomondiale per un team di base americana, ottima comunicazione e organizzazione, si può solo fare meglio.
  • Ducati Lenovo, voto 9: il team leader del mondiale si riconferma ma solo a livello di gruppo. Il mondiale piloti sfuma all’ultimo e la gestione delle selle per il 2025 ha creato un po’ di caos. Rimangono i migliori e vogliono continuare a dimostrarlo.
  • Pramac, voto 9,5: non la perfezione, ma che un team indipendente vinca il mondiale con uno dei suoi piloti è una rarità da premiare. Un team storico del circus che ora si butterà con coraggio in una nuova avventura con Yamaha.
  • Gresini Racing, voto 8,5: il team è l’assoluto protagonista del paddock in fatto di carisma e simpatia. Ridono, scherzano e lavorano spensierati per tutto l’anno, rivitalizzando un Marc Marquez che torna ai suoi livelli. Hanno fatto un gran cinema ed è bello così.
  • Team VR46, voto 7: competitivi quando serve seppur con moto clienti. Bezzecchi fatica ma Di Giannantonio brilla. Un grazie gigante va a loro per aver riportato, seppur per un solo GP, Iannone nel motomondiale. Una storia di rivincita personale che ha riempito il cuore di tanti appassionati.
  • Honda LCR, voto 6: fa strano vedere un team satellite reggere la bandiera di quello ufficiale. Il team di Lucio Cecchinello però sa bene cosa significa essere in MotoGP e lo dimostra per tutto l’anno lavorando costantemente per mettere i propri piloti nelle migliori condizioni.
  • Honda Repsol, voto 4,5: altra stagione disastrosa con pochi progressi. Una ormai nobile decaduta che può e deve rialzare la testa, ripartendo anche senza il suo storico sponsor.
  • GasGas Ktm, voto 6,5: il team satellite della casa austriaca mette nelle migliori condizioni possibili Acosta per competere e brillare nel suo primo mondiale nella classe regina, si perde un po’ dietro ad Augusto Fernandez.
  • Red Bull Ktm, voto 7: solita costanza di prestazioni e buona gestione dei piloti. Tante le incognite a livello di team, a partire del cambio di guida tecnica con l’addio di Guidotti. Un mistero.
  • Yamaha, voto 5,5: rimandati a causa delle prestazioni ancora poco confortanti, ma vogliamo essere fiduciosi in vista del 2025. Di fatti la casa di Iwata ha messo sotto contratto tanti tecnici in uscita da altri team.
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Dario Mazzocchetti
Sono nato a La Spezia. Seguo tutto ciò che monta un motore e ha delle ruote. Talvolta anche le categorie minori del calcio perché non sono poi così male. Mi piacerebbe mettere in luce tutto quello che non passa sotto i riflettori della cronaca, ma a volte è troppo incredibile per essere raccontato

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