NBA finals: Boston fa 18 ed è record, tra ossessione e talento

Dopo aver vinto gara 5 contro Dallas, i Celtics hanno messo in bacheca il loro 18esimo titolo, ritornando sopra a Los Angeles nella lotta a chi possiede più Larry O'Brien Trophy.

Boston è ufficialmente campione NBA. Dopo aver vinto gara 5 contro Dallas, i Celtics hanno messo in bacheca il loro 18esimo titolo, ritornando sopra a Los Angeles nella lotta a chi possiede più Larry O’Brien Trophy.

In questa serie abbiamo visto un dominio quasi assoluto da parte dei vincitori, prestazioni sempre ottime delle due stelle Jayson Tatum e Jaylen Brown, quest’ultimo vincitore sia del MVP nelle finali di conference, sia nella finale che è stata disputata questa notte.

Dall’altra parte un Luka Doncic straordinario nella corsa dei playoff; esempio assoluto di onnipotenza cestistica, primo in quasi tutte le classifiche e unico come sempre. Ma non è bastato per prevalere. Complimenti anche a Kyrie Irving, che sembra aver ritrovato se stesso dopo quella brutta parentesi a Brooklyn. Finalmente abbiamo rivisto il giocatore che ci ha deliziati con le sue giocate da prestigiatore. Un giorno sarebbe bello anche vederlo vincere come primo violino di una franchigia.

Va in archivio un’annata che ha vissuto alcuni passaggi storici con l’arrivo di alcuni alieni sulla terra, il ritorno di grandi leggende, sfortunatamente anche l’addio di altre, la (finalmente) fioritura di giocatori considerati fino a quest’anno mediocri, la rottura di record considerati irraggiungibili e soprattutto la consapevolezza che il basket (almeno americano) sta passando in via generazionale a giocatori che sono all’altezza di questo sport.

Adesso c’è chi festeggia e fa baldoria, ma tra meno di una settimana già saranno tutti in palestra a prepararsi per la 78^ stagione, perché ricordiamoci che “l’ossessione batte il talento se il talento non si impegna”.

Leonardo Ungaro

Redazione
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