Da Torino, domenica 2 marzo di Silvia Cavallero
Alle 10:30 del mattino il Cortile d’Onore del Palazzo dell’Arsenale, in via Arsenale 22, è pronto per accogliere il passaggio della Fiamma dei Giochi Olimpici Invernali Speciali, i Giochi dedicati agli atleti con disabilità intellettiva. Palco, striscioni, bandiere, transenne, musica… non manca nulla! Militari delle forze armate – che al Palazzo dell’Arsenale, sede della Scuola Ufficiali dell’Esercito sono i padroni di casa – vigili del fuoco e volontari presidiano la zona, mentre spettatori e giornalisti arrivano alla spicciolata a popolare l’ampia corte.
Dopo l’accensione ad Atene il 25 febbraio, il volo fino a Roma, per ricevere la benedizione papale, e il viaggio in treno alla volta di Torino, la Torcia olimpica speciale, simbolo di speranza e di inclusione, sta compiendo ora in Piemonte un percorso chiamato Torch Run Final Leg [Tappa finale della corsa della Torcia], che da sabato 1° marzo a venerdì 7 marzo toccherà tutti i capoluoghi di provincia e le località di gara. Dopo la tappa di sabato a Bardonecchia e Pragelato, la seconda giornata della Final Leg si svolge a Torino, dove ad accogliere la Fiamma, oltre al calore del pubblico di amici e sostenitori dell’iniziativa, ci sono il Comandante dell’Istituto di Formazione Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, il Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi, Mauro Di Gennaro, il Presidente del Comitato LETR (Law Enforcement Torch Run) Mark McCorkle, ilPresidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide Nicco e la Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo.
Nell’attesa dei tedofori, partiti dal Monumento al Carabiniere presso i Giardini Reali, in cielo le nuvole si sfilacciano e un bel sole primaverile illumina e riscalda i convenuti. Mentre si distribuiscono bandierine tra il pubblico, uno speaker ricorda dettagli e particolarità della manifestazione. Ad esempio, i 1.500 atleti da oltre 100 Paesi del mondo, che gareggeranno in 8 discipline (sci alpino, sci nordico, danza sportiva, pattinaggio artistico, pattinaggio di velocità, floorball [una specie di hockey], snowboard, corsa con le racchette da neve) dall’8 al 15 marzo a Torino, Bardonecchia, Pragelato e Sestriere. Oppure il significato di questi Giochi in cui lo sport diventa uno strumento di inclusione e di solidarietà, un modo per stare insieme, abbattere i pregiudizi sulla disabilità e coltivare il valore della diversità. Oltre agli atleti, i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics coinvolgono anche più di 1.000 coach e delegati, 2.000 volontari, 100.000 spettatori e 1.000 media accreditati. I tedofori della Torch Run Final Leg sono atleti Special Olympics e componenti del Law Enforcement Torch Run (LETR), il movimento di professionisti delle forze dell’ordine nato nel 1981 per sostenere gli Special Olympics con raccolte fondi e altre attività di sensibilizzazione.
Ma ecco arrivare, sulle note della colonna sonora del film “Momenti di gloria”, i runner con la Torcia olimpica. Il momento è solenne e insieme commovente, con volontari, amici e sostenitori che si stringono intorno agli atleti vestiti di verde e di azzurro e ai tedofori, in tenuta scura con maniche bianche. Prendono la parola due tedofori: Margi Michalska, in rappresentanza del LETR, e Alessandro Henry, in rappresentanza degli atleti. Margi Michalska è un’atleta di origine polacca che ha vestito la maglia azzurra e che oggi fa parte della Polizia di Stato. Non è nuova a questa esperienza della Torch Run, che ha già corso nel 2008 e nel 2012. Alessandro Henry parla degli Special Olympicscome di una grande famiglia. Seguono gli interventi del comandante Antonello Vespaziani, del Direttore del Comitato Organizzatore Mauro Di Gennaro e dei rappresentanti delle autorità regionale e cittadina. La Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo porta l’abbraccio del Sindaco (che ha già accolto la Fiamma al suo arrivo in treno a Torino alla stazione di Porta Nuova) e sottolinea l’unicità di questo evento, che la città è onorata di ospitare. “Mai come oggi è necessario parlare di differenza, di solidarietà e di inclusione. Grazie per averci insegnato come stare insieme attraverso lo sport, grazie per quello che fate per cambiare il mondo”, chiosa al termine del suo breve discorso. La cerimonia è finita e mentre risuona la canzone “Weare the champions”, si applaude, si canta, si balla, si scattano foto con il comandante Vespaziani e la mascotte dei Giochi, la lontra-pupazzo Moly che per l’occasione si è clonata (ce ne sono ben due, a disposizione per foto ricordo).
La festa sembra non voler finire con i fotografi che ne immortalano ogni istante di gioia.
Per saperne di più sugli Special Olympics Word Winter Games Turin 2025