Daniel Varela de Pina, portabandiera di Capo Verde a Parigi 2024 insieme alla judoka Djamila Silva, è diventato il primo atleta capoverdiano a vincere una medaglia alle Olimpiadi. Il pugile 27enne prima di questa medaglia di bronzo ottenuta tra i pesi mosca non aveva vinto molto. Nel 2022 era stato bronzo nei pesi gallo ai Campionati Africani di boxe amatoriale a Maputo.
Qui a Parigi, pur perdendo nettamente in semifinale contro l’uzbeko Dusmatov si mette al collo un bel bronzo. Nei match precedenti aveva vinto per 4 a 1 con il thailandese Panmot, ai quarti aveva sconfitto per 5 a 0 Chinyemba, pugile dello Zambia.
Capo Verde è una nazione di circa 600mila abitanti distribuiti su 10 isole a ovest dell’Africa, all’ottava partecipazione olimpica. Ai microfoni subito dopo aver vinto il bronzo ha dichiarato: “L’ho fatto per il mio Paese perché lo meritiamo. Siamo un piccolo Paese, una piccola isola, e non lo abbiamo mai fatto prima. Sono il primo a scrivere questa storia, in assoluto! Ho sentito il sostegno che il mio Paese mi ha dato, e lo meritiamo perché abbiamo attraversato momenti difficili per arrivare fin qui. Ho mostrato al mondo che siamo piccoli, ma siamo forti e talentuosi”.
Daniel aveva già partecipato a Tokyo 2020. Molto del suo successo lo deve al suo allenatore Bruno de Carvalho. Ha detto di lui: “È l’ingegnere di tutti i miei combattimenti. Non dormiva, ogni notte studiava le soluzioni migliori per me. Io faccio solo quello che mi dice di fare. Gli africani sono forti, ma li sconfiggiamo con la nostra forza mentale”.
