Per molti, forse per tutti, la maratona è il sogno di una vita. Una sfida di 42 chilometri e 195 metri con una bella storia che, dal tempo dei greci, è diventata il simbolo dell’atletica per la sua difficoltà e per il mito che si porta dietro. Punto. Ma la maratona è molto di più. E’ un modo di essere e di esistere, di intendere la vita, di combattere, di non arrendersi, di fare sacrifici, di conti in sospeso e conti che vengono saldati. Un maratoneta è per sempre perchè la maratona è la metafora perfetta per raccontare i nostri giorni, il sogno e la realtà che nella mente di chi ci prova si scontrano quotidianamente in un alternarsi di gioie, delusioni, dubbie e certezze per questo correre una maratona è sempre una vittoria anche solo per il coraggio di provarci. Si vince sempre, ovunque. Ma è chiaro che nel cuore di tutti il sogno dei sogni è quello di correre la maratona olimpica e nella mente restano, indelebili, le immagini di Stefano Baldini che vent’anni fa entrò a braccia alzate nella stadio Panatinaikò di Atene, campione olimpico nella terra degli eroi: “Dio di maratona…”.
Da sempre i Giochi olimpici si chiudono con la maratona e quest’estate sarà così anche a Parigi. Ma non finirà lì perchè, per la prima volta nella storia, anche gli amatori potranno ritagliarsi un pezzo di gloria olimpica. “Paris 2024 marathon pour tous” permetterà infatti a chi è riuscito ad aggiudicarsi il pettorale di correre sullo stesso percorso dei campioni alcune ore dopo la sfide olimpica. “L’idea è quella di rivoluzionare l’esperienza Olimpica e Paralimpica permettendo anche al pubblico di partecipare – spiegano gli organizzatori – Per molti appassionati è un sogno che diventa realtà”. Un evento nell’evento che porterà al via in due giorni più di 40 mila atleti amatori e paralimpici.
La maratona per tutti si correrà in due tranche: sabato 10 agosto e domenica 11 agosto di notte, con partenza programmata alle 21:00 dall’Hotel de Ville, il municipio di Parigi, fino all’Hotel des Ivalides dove è fissato il traguardo. I 42,195 km si snoderanno su un tracciato piuttosto impegnativo con un dislivello positivo di 438 metri e una pendenza massima del 13,5%, fra la Senna e la cintura extraurbana, toccando luoghi come l’Opera, Place Vendome, il giardino delle Tuileries, la piramide del Louvre, Place de la Concorde, il grand Palais, i giardini del Trocadero e la Tour Eiffel, con un passaggio anche per il castello di Versailles. La gara è ispirata alla Marcia delle donne avvenuta durante la Rivoluzione del 1789 quando un gruppo di donne marciò sul Versailles per costringere il re ad accettare la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino. Storia nella storia. E non poteva che andare così.